26 novembre 2010

TUTTO DI PERSONALE (potrebbe non ricapitare)

Il post di gnappetta, in cui lei chiede come definiremmo una persona buona, mi ha mandato un po' in confusione.
Io mi sono sempre creduta una ragazza buona, e mi è sempre parso di capire che tutte le persone che mi frequentano abbiano sempre detto di me la stessa cosa. Tutti i miei amici mi hanno sempre considerato buona, mi sono sempre fatta in quattro per tutti, non riesco nemmeno tra me e me ad avere pensieri razzisti o classisti o discriminatori verso chicchessia, sono per la libertà e la l'uguaglianza e la fratellanza, adoro e pratico la sincerità, so amare e rendere felice un uomo con grande dolcezza e passione (e altre cosine belle belle che non dico per pudore), e ho il pudore, che a volte non guasta, in quella forma che spinge a mantenere le promesse, a non fare minchiate di cui poi vergognarsi, a non parlare a vanvera, a non sostenere cose se non se ne è perfettamente certi. Mi assumo le mie responsabilità, sempre. Non ho preconcetti, non ho pregiudizi, vivo di piccole cose, sono gentile e attenta alle esigenze del prossimo, so chiedere scusa, mi metto spesso in discussione e amo la vita che ogni giorno mi riserva qualcosa di nuovo, e mi stupisce, e mi fa sentire viva. E poi adoro la cultura, mi piace l'arte in ogni sua forma, amo approfondire e studiare, mi piace lavorare anche se non faccio il lavoro dei sogni e sono sfruttata e sottopagata rispetto al mio ruolo, sono curiosa dei fatti del mondo, mi interessa la politica (ho anche fatto politica) e il sociale (ho fatto e faccio volontariato), ma ho mantenuto l'animo da bambina quando guardo un cartone animato o passo davanti ad un negozio di giocattoli (o mangio un bignè al cioccolato o mi imbatto in una coccinella). E poi mi commuovo davanti ad uno spettacolo della natura o al sorriso che nasce spontaneo sul volto di qualcuno, specie se è un qualcuno che amo, e mi emoziono se qualcuno mi dimostra che mi pensa, che mi vuol bene, che si preoccupa per me, anche solo con un sms o con due righe di mail o con una telefonata. Mi scalda il cuore qualcuno che mi cerca, che chiede il mio parere, che ascolta ciò che ho da dire e anche che mi contraddice argomentando, perchè ogni confronto secondo me è motivo di crescita (chè di avere un pulpito di adulatori non me ne faccio niente). Non bado alle apparenze, non sono interessata al lusso e alle mode, ma adoro lo stile e mi piacciono le persone che sanno seguire i propri gusti e le proprie inclinazioni in ogni ambito della vita, a prescindere che assomiglino o meno ai miei, perchè è la varietà del mondo ad affascinarmi. Sono i colori. Sono gli odori. Sono i sapori. Tutti. Ed è la mente della gente, così meravigliosamente varia da lasciarmi a volte senza fiato dallo stupore. Stessi eventi vissuti in maniera così diversa da ciascuno di noi. Ma non vi sembra un miracolo, questo?
E poi sono autocritica e autoironica.
Ecco, nella mia mente semplice di ragazza del sud vissuta in una famiglia serena (anche se con una madre molto apprensiva e, diciamocelo, molto in contrasto con il mio bisogno di libertà, e un fratello con un carattere diversissimo dal mio e con cui pare che lo scontro intellettuale sia inevitabile, e con un padre buono come il pane e affettuoso e gentile e buono ma poco presente per colpa del lavoro) questo mi sembrava che volesse dire che sono una ragazza buona. Oddio, forse buona proprio no, ma brava. No, neanche brava. Per bene. Uhmmm, per bene non mi convince, diciamo 'una ragazza a posto', apprezzabile, ecco! Pensavo di essere una ragazza apprezzabile (e vabbè, mia madre dice che non so badare alla casa come lei e non so cucinare come lei e sono troppo aperta e troppo socievole e troppo fiduciosa e troppo ribelle... e vabbè, per fortuna c'è sempre stata lei ad abbassare la mia autostima e a ridimensionare tutto, se no adesso andrei davvero come un treno).
Poi è arrivata mia suocera, ed è arrivato mio cognato, e in 10 minuti hanno stabilito che io sono una ragazza cattiva e stronza.
Uhmmm
Mi sta bene che non so badare alla casa e non so cucinare bene (che poi non è vero, io NON HO VOGLIA DI BADARE ALLA CASA E DI CUCINARE E NON CAPISCO DOVE STIA SCRITTO CHE LO DEBBA FARE SEMPRE LA DONNA, ma lo so fare benissimo), e che comunque lo dica mia madre che ha convissuto per 20 anni con me e ci sentiamo mezz'ora al giorno tutti i giorni per tel da 10 anni ecc ecc, ed è MIA MADRE), ma che dei perfetti estranei dicano di me queste cose, proprio non riesco a superarlo.
E mi sono messa un sacco in discussione. Potrebbero anche avere ragione loro, come faccio a saperlo? Magari ci hanno visto giusto.
A furia di subire attacchi e insulti e poi indifferenza e rifiuti, un po' stronza lo sono diventata davvero. E vendicativa. E prevenuta.
E poi non sopporto di farmi mettere i piedi in testa, detesto essere presa in giro sulle cose serie ed importanti, ho acuito la mia aggressività di fronte alle ingiustizie, riconosco un opportunista e ho imparato ad evitarlo, cerco di seguire un po' di più le mie esigenze non mettendo più al primo posto gli altri, se gli altri poi mi calpestano, e in nome del volersi bene ho tirato fuori un certo egoismo che i terapeuti chiamano 'sano', ma che a me ancora fa strano, io che egoista non sono stata mai.
Ecco, vedete?
Allora io non sono buona.
Cioè, per i miei suoceri e mio cognato, sono la personificazione del male.
Per SF sono la quintessenza del bene.
Per i miei genitori sono la loro figlia adorata, nonostante ancora non mi sposi e non sforni per loro qualche nipotino.
Per mio fratello sono sua sorella adorata, nonostante meno stiamo vicini e meglio è per tutti.
Per il mondo, qui a nord, negli ultimi 10 anni, sono una donna sicura di sè, che prende la vita per le corna e sa il fatto suo e non abbassa lo sguardo, fiera.
Per chi legge questo blog, sono una deficiente (due post sul tema astrale non possono avervi fatto pensare nulla di diverso, e avete ragione...).
Per i vicini di casa sono 'una che saluta sempre, che non fa casino, ma non è mai in casa'.
Per i miei ex compagni di liceo sono una che aveva un grande cervello, ma non sapeva divertirsi.
Per il mio psicoterapeuta di un tempo, sono una con l'autostima sotto i piedi che somatizza.
Per il figlio neonato della mia maestra di yoga, sono l'unica faccia che lo fa ridere a bocca aperta.
Per i miei ex compagni d'università, sono una rivoluzionaria punkabbestia piena di ideali (e alcool e fumo).
Per il mio ex fidanzato astemio e non fumatore di niente sono astemia e non fumatrice di niente.
Per me...
Boh.
Chi cazzo sono, io?
Una che si fa le pippe mentali, questo è poco ma sicuro.
Per il resto, faccio una gran fatica a classificarmi.
Per il momento, cerco di vivere. Forse per i bilanci ho ancora un po' di tempo. Spero.
 
E voi? Come vi vedete? Come vi vedono gli altri? Le immagini coincidono?

19 commenti:

  1. uhm...io mi sento una povera idiota, al lavoro sono considerata un caterpillar, a casa una jena. Basta?

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  2. secondo me è un bene fare fatica nel classificarsi, perchè vuol dire che ci sono mille possibilità e mille sfaccettature

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  3. Oh beh... mi associo un po' ad Only... a lavorare sono considerata un'idiota-incapace, a casa una rompicoglioni (si può dire nel tuo blog?), per gli "amici" sono una iena, per i miei sono sempre la loro bambina "tutta sua zia squala" e questo deve farti capire mooolte cose.... insomma, io non credo di essere buona. Lo sono solo con gli animali... povere bestiole... TU invece sei buona, io ti ho sempre considerato una brava ragazza e ti suggerisco di fregartene di quel che pensa la gente ignorante...

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  4. @Only: a me non sembri affatto una povera idiota. A me, da quello che scrivi, sembra che tu sia una donna intrappolata che cerca in qualche modo di restare a galla a testa alta ma senza riuscire del tutto a svincolarti. Ma, a restare bene a galla, ci riesci benissimo.

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  5. @Vetekatten: sì, sono d'accordo, hai ragione, lo dicevo anch'io qualche post fa che si deve essere in grado di cambiare, di rinnovarsi, di non affossare nell'immobilismo. Il punto è che a volte farebbe tanto comodo riuscire ad incasellarsi, è molto meno stancante per la mente. Al momento l'unica persona che davvero mi conosce al 100% e il mio fidanzato, lui ha visto il bianco e il nero di me, e questo lo attrae moltissimo. Con lui non devo sforzarmi di seguire un'etichetta, perchè sono come le maree, in movimento. Però per il resto del mondo sono 'solo' qualcosa, e non qualcos'altro. E se questo qualcosa è qualcosa di brutto, lo accetto ma mi ferisce lo stesso.

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  6. @Libby: grazie cara, sei molto dolce. Io penso che tu abbia un temperamento molto simile al mio. Ti infiammi, e mi infiammo anch'io per le cose che non mi stanno bene. Ma resisti anche, tieni duro, non molli alla prima difficoltà se davvero ci tieni. In famiglia conoscono solo una parte di noi, quella che vogliono vedere, il resto viene etichettato come 'cattivo'. Se non amo le cerimonie di famiglia, sono considerata acida, ma io non mi ribello alla famiglia, mi ribello a certe ipocrisie. Basterebbe chiedermi perchè sono così ostile, per capire il mio punto di vista.. E invece a volte si preferisce non farlo. Se ci fosse un ambiente rilassato e amorevole, io non avrei nulla in contrario a regalare un rene a week-end. Ma la finzione proprio non la reggo.... Siamo o non siamo uguali? ;)

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  7. Che tema che vieni a tirare fuori, proprio in questo periodo in cui mi sono presa l'ennesima fregatura, io che a chi NON mi conosce sembro troppo dura, e che ho il difetto di essere invece TROPPO buona...

    Io che in questo periodo tutti i giorni mi dico "devi imparare ad essere più stronza"

    Come mi vedo? Credo di essere di fondo una brava persona, ma molto rigorosa con se stessa (e conseguentemente anche con gli altri) e fondamentalmente generosissima ma poco paziente.

    Credo poi che il "come vi vedete" debba sempre essere contestualizzato... Siamo sempre uguali? Io direi di NO.
    A casa sono in un modo, a lavoro in un altro, con mio marito così, con mia suocera colà....

    Credo che sia difficile fare una sintesi di una persona, nonostante la nostra indole... la conosciamo benissimo. Quella di una immensa cogliona (Eumelia docet, come tutte le altre, se stai passando in questi giorni sul mio blog)

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  8. @MammaMatta: certo che sto passando dal tuo blog in questi giorni, e ovviamente mi spiace tantissimo per quello che state passando, eventi del genere destabilizzano gli equilibri e alterano le giornate, già sufficientemente piene di intralci. Hai ragione quando dici che il 'come vi vedete' debba essere sempre contestualizzato. Con gli uomini, ad esempio, (e parlo delle storielle da poco) sono sempre io che ho interrotto, perchè non mi regalavono niente (se non un po' di ginnastica), ma sono stata sempre corretta. Solo una volta sono stata poco 'etica' con uno che si era attaccato come una cozza allo scoglio. Ecco, vai a chiedere a lui cosa pensa di me... Eppure tutti gli altri non avrebbero di che lamentarsi. Non sono solo gli altri a percepirci diversamente ogni volta, ma anche noi a non essere sempre uguali, quindi è un gran casino.
    Vale, secondo me, solo una regola, che poi è anche un comandamento anche se i comandamenti non è che io li rispetti granchè: non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te. Per me questo è il più importante.
    E conoscere i miei limiti e le mie imperfezioni mi fa essere anche molto meno severa nel giudizio sugli altri.

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  9. Già. Il brutto è però quando ci si comporta bene e quello che "agli altri non hai fatto" viene invece "fatto a te".
    E' brutto vedere una bimba di 3 anni (LA TUA, PERALTRO) soffrire per il comportamento di un'adulta scorretta e ingrata... e che dimostra che, in realtà, non gliene frega niente nemmeno della bimba...

    Ma se l'indole è quella che è (se uno è buono è buono, se uno è stronzo è stronzo) credimi, non la si può cambiare.....
    E se gli altri ci percepiscono diversamente da quello che siamo davvero (VEDI SUOCERA E COGNATO) io risponderei con un bel chi c@@o se ne frega...

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  10. Ah sì sì, su questo ti do perfettamente ragione. Se io non manco di rispetto a qualcuno e qualcuno manca di rispetto a me, i cojones mi girano vorticosamente e prendono il volo.
    Quello che forse ti sfugge, secondo me, però, è che per Eumelia quello da te era un lavoro, solo un lavoro. Nè più, nè meno. E lo so che fa male pensare che la propria figlia adorata non sia adorata anche dalla persona assunta per prendersene cura, ma purtroppo l'amore è un'altra cosa, e non lo si può comprare, nemmeno con regolare contratto. Tu hai fatto del bene a lei e alla sua famiglia confidando che loro ti avrebbero ricambiato con disponibilità e affetto, loro invece hanno preso finchè c'era da prendere e poi se ne sono infischiate di tutto. Dalle mie parti c'è un modo di dire: fai bene e dimenticatene, fai male e pensaci. Se hai fatto del bene, questo bene prima o poi tornerà indietro, anche se forse in una forma che non ci aspettiamo. Magari la nuova tata che prenderete sarà una santa donna, e benedirai il cielo per avertela mandata.
    Può essere, no?
    Tenete duro, io sono più che certa che si risolverà tutto per il meglio, anche per la piccola Mati.

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  11. Cara Little Rumor, sembra che tu hai descritto il mio stato d'animo d'adesso. Anch'io come te ho sempre aiutato gli altri, mi sono fatto in 4, 8, 12 per loro, ho fatto il catechista per più di un anno e adesso???
    Adesso da qualche tempo ho chiuso con l'oratorio e ho mantenuto dei legamo forti e saldi con gli amici che mi cercano e apprezzano la mia compagnia, gli altri, con la scusa che dovevo sempre io farmi sentire altrimenti non tenevo a loro, li ho lasciati da parte. Se un domani avranno ancora bisogno del mio aiuto vedrò come potrò aiutarli, ma a parte questo meno li vedo e meglio è. Mi sono interrogato se questo mio nuovo modo di fare sia giusto e sono giunto alla conclusione che non è molto giusto ma necessario. Non posso passare la vita a correre dietro a persone che bisogna sempre cercare, meglio secondo me stare con chi ti cerca. Questa situazione mi ha fatto e continua a farmi soffrire ancora, però penso che nella vita arrivino dei momenti che bisogna decidere se chi ci sta accanto e meritevole o meno della nostra compagnia e non continuare a porci 3000 problemi e domande se noi siamo meritevoli della sua, dopo aver passato anni a prendere l'iniziativa. Come si dice:"Chi mi ama mi segua."
    Spero di averti risposto, ti auguro un buon fine settimana e leggi il mio commento sul post temi astrali, mi raccomando. Ciao ciao Little Rumor

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  12. Sai, io non ho una gran voglia di fare la vittima o di puntare il dito contro qualcuno. Mi metto molto in discussione, e se la gente mi chiama o non mi chiama dipenderà da una serie di motivi che non è giusto sindacare. Certo, mi spiace molto quando capisco che se sono io a cercare sono sempre tutti contenti, ma che il mio telefono squilla molto poco in effetti. Ma credo che sia il prezzo da pagare per la maturità, e appunto per i cambiamenti che inevitabilmente la vita ci porta a fare. Se io ed una mia amica eravamo inseparabili prima che lei si fidanzasse, ma poi ora il suo moroso è geloso e non le permette di essere tanto libera di vedermi, io cosa ci posso fare? Lei è sempre la mia migliore amica, e mi manca, ma certo non la rimprovero e non le tengo il muso, godo dei momenti che passiamo insieme e mi basta che le resti almeno la lealtà e l'affetto nei miei confronti, cose che non sono mai mancate, a dire il vero. Anche con gli altri è così. Io ho due sere libere alla settimana, in cui a volte sono obbligata a restare di più al lavoro. E se riesco ad uscire all'orario giusto, vado a fare la spesa. Volentieri ho rimandato faccende domestiche e spesa per vedere alcune amiche un paio d'ore, ma più di questo io purtroppo non riesco a garantire, specie in settimana. E nel week-end si fanno tutti i fatti loro. Io rispetto. E sono aperta a nuove conoscenze, e non porto rancore, e so che è la vita. Però mi spiace perdere affetti per strada, anche se, in fondo, credo che un affetto sono si perda mai del tutto.
    Buon fine settimana anche a te!

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  13. non vorrei sembrarti patetica (forse lo sono...) ma mi sembra IMPOSSIBILE non affezionarsi ad un bambino.
    E, giusto per chiarire
    - a me i bambini NON piacciono di solito (ma mi ci affeziono lo stesso!!!!)
    - non sto parlando ovviamente solo per mia figlia...

    E' proprio vedere che tua figlia (ma potrebbe essere anche la figlia di una mia amica o comunque un bimbo) non sia in realtà oggetto di affetto che mi fa accapponare la pelle...

    Spero davvero che il bene mi ritorni, è troppo tempo che non faccio che prendere delusioni... e questo bene non ritorna mai...

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  14. @MammaMatta: tesoro, sull'argomento sei molto sensibile, e come ti dicevo ti capisco ma devi anche considerare, lucidamente, che Eumelia non ha mai maltrattato tua figlia, non l'ha picchiata, non le ha fatto mancare qualcosa, GRAZIE AL CIELO!!! Lei si sarà pur affezionata, ma ha anche la sua vita, che non credo sia solo rose e fiori. Io se vedo un bambino mi sciolgo letteralmente, sembro un'emerita cretina (viene fuori la mia vera natura...) ma non è per tutti così, per alcuni li tratti nelle ore di lavoro e poi via. Hai fatto bene cmq a mandarla via, qualsiasi sia la ragione del suo comportamento, tu hai diritto di puntare al meglio, che qui non stiamo a fare la carità.
    Sono sicura che hai tanto amore intorno a te, ora forse non te ne accorgi perchè ci sono molte nuvole e anche un po' di nebbia... ma vedrai che a breve ti tranquillizzerai e splenderà di nuovo il sole. Ne sono sicurissima!!!

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  15. Non lo so come mi vedono gli altri dico la verità, so che sto simpatica a molte persone, non a tutte logicamente e neanche ci tengo. Diciamo che io non mi ritengo buona, per il semplice motivo che non penso esistano persone "buone"....mi spiego....credo che tutti noi esseri umani abbiamo dei momenti di rabbia e dei momenti di dolcezza, abbiamo simpatie ed antipatie, chi è sempre gentile con tutti ed ha questo buonismo per cui non cerca mai il confronto e lo scontro in realtà sia solo falso. Credo che ci siano persone più o meno coerenti, che ci siano persone più o meno corrette e leali, ci sono persone che hanno una dignità da difendere e altri che se ne fregano, ed in base a queste caratteristiche agiscono. Io non mi ritengo una persona buona quindi, ma reputo di essere corretta, non faccio promesse che non posso mantenere, ho imparato col tempo ad essere un pochino furba, ho imparato che a volte qualche piccola bugia ti salva la vita ma non mento sulle cose importanti, preferisco una scomoda verità che una bugia. Spero solo che le persone che per me meritano mi vogliano bene, non mi interessano gli altri ed un difetto grande...sono un libro aperto e se qualcuno mi sta sulle balle si vede subito!!!!

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  16. @Merendina: c'è stato un tempo in cui avrei tanto voluto essere simpatica a tutti. E più mi ci impegnavo, più non ci riuscivo. O meglio, non so, ma diciamo che tanto più mi impegnavo per essere come gli altri mi volevano, tanto meno riuscivo a soddisfare le aspettative. Ma ci pensi a quanta gente c'è e quanti gusti ci sono? Come posso contemporaneamente piaciare agli uomini che adorano le more e a quelli che sbavano per le bionde? Come posso legare con le ragazze che vanno in chiesa e con quelle che frequentano i centri sociali? Come posso fondermi con chi veste griffato e chi veste dai mercatini delle pulci?
    Eh.. Bel problema.
    Poi ho capito: non si può. La persona a cui si deve piacere di più è se stessi. E questo vuol dire anche accettare che a qualcun altro potremmo non piacere, ma pazienza.
    A me tu sembri tanto buona, dolce e paziente. E quindi per me lo sei.
    E poi è molto importante, come dici anche tu, che le persone che stimiamo ci vogliano bene, pur conoscendo i nostri limiti, chè amare la perfezione forse sarebbe troppo facile (e troppo noioso, e troppo frustrante...).
    Anche io sono un libro aperto, tempo due secondi e si capiscono perfettamente i pensieri che mi passano per la testa. A volte è un difetto, cara merendina. Ma che bello è per chi ci sta intorno sapere che da noi non arriverà mai una fregatura premeditata?

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  17. La risposta che hai scritto al mio commento chiarisce e mette in primo piano il succo della faccenda, solo che a volte, comprendendo ovviamente gli impegni altrui e il rispetto che si porta verso le persone a noi care, a volte mi piacerebbe che il tempo si fermasse oppure tornasse indietro di 3/4 anni, quando ancora andavo alle superiori e li vedevo un giorno sì e un giorno sì.
    Capisco che adesso le nostre scelte, le nostre attività e le nostre decisioni ci fanno incontrare meno di prima e che questa è la vita, però non penso che mi rassegnerò così facilmente.
    Secondo me un buon compromesso è rendere ogni incontro speciale e unico, così da averne un bel ricordo.
    Non dimenticandoci mai quanto è importante sognare e realizzare i nostri sogni, ti saluto e ti auguro un good day. Bye bye Little Rumor

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  18. @PRxT: grazie stella, se tu mi vedi così lo accetto volentieri e ne sono pure contenta. Hai ragione però sarà pure un difetto ma almeno le persone che ci stanno attorno sanno che non si devono aspettare colpi bassi e chi ci sta sulle scatole si terrà bellamente alla larga ahahahaha!!!!

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  19. @mere: sei un tesoro.
    @bertuccio: anche tu.

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