28 febbraio 2011

URGE CONSIGLIO

Cosa potrei regalare per il primo compleanno del mio nipotino (che ho visto un'ora in un anno), figlio di due genitori che non aspettano altro che una scusa per demolirmi?
Chiedo aiuto a voi mamme, o comunque a persone più esperte di me sull'argomento (e ci vuole veramente poco).
Devo (dobbiamo) assolutamente fare bella figura, ma SF non ha idea...
Mancano pochissimi giorni all'evento.

Per favore datemi voi qualche spunto, mi sento molto sola in questo momento.
Sono spaesata.   

Mia madre, a cui ho chiesto in prima battuta, non sa dei rapporti che ci (s)legano, quindi (povera ingenuotta) mi ha suggerito un giocattolino...

UN GIOCATTOLINO?!?!?!?!?!?!?!?!

Forse i genitori vorrebbero che gli regalassi uno yacht di lusso. Ecco, forse in quel caso non mi criticherebbero...

Quello che mi dispiace è che, qualsiasi somma di denaro decidessimo di spendere adesso per questo bellissimo bambino, l'unico vero regalo che io ed SF vorremmo fargli, come coppia, non possiamo darglielo. E pensare che sarebbe gratis!!
Io vorrei tanto poterlo abbracciare e vederlo crescere, farlo ridere, farlo giocare, riempirlo di bacetti e sentire il suo profumo di bimbo.
Vorrei solo poterlo amare, diamine.

Che brutto torto mi stanno facendo... E che altrettanto brutto torto stanno facendo al loro figlioletto!! E anche allo zio, chè il povero SF lo vede davvero pochissimo, e lui per i bambini impazzisce come e forse più di me...
Una cosa è certa, loro fanno sempre in tempo a ricredersi su di me conoscendomi un po'.
Io invece ho già raccolto tutti gli elementi per detestarli a vita!

25 febbraio 2011

UN VENERDI' DA LEONI

(Titolo che nulla ha a che fare con il post)

Domani arrivano qui in città i genitori di SF.
Alloggeranno come al solito a casa del fratello di SF, casa in cui, giusto per annotazione, io non sono la benvenuta, anzi sono proprio messa al bando, senza se e senza ma.
E tra l'altro sono venuti per un festeggiamento della 'famiglia', (famiglia loro, ovviamente), ed io mi gioco gli zebedei che non sarò invitata, o che al massimo sarò invitata
mezz'ora mentre gli altri 15 giorni si guarderanno bene dal coinvolgermi in qualsiasi modo...
Ora già lo so che qualcuno di voi sta dicendo, nella sua mente:
"Beata te che non sei obbligata a sopportarli, io pagherei per poter evitare di incontrarli, vuoi fare a cambio con me che non posso saltare un appuntamento coi suoceri?" e cose del genere (MamminaMatta, mi viene in mente il tuo post di oggi), ma vi assicuro che essere tenute lontane come la peste non è tanto meglio.
Mi piacerebbe poter decidere di non andare.
Ma questa decisione non mi è concessa.
Invece SF ovviamente andrà, perchè è giusto che vada, credo.
Forse è giusto, ma io so che senza di lui al mio fianco non mi sarei mossa.
Invece gli uomini arrivano sempre dopo a capire le cose, no?
Siete d'accordo?
Questa 'cerimonia' non ci voleva proprio, mi farà saltare quel poco di equilibrio che avevo riacquistato tra il giorno in cui sono andati via (dopo Capodanno) ed oggi...
 
In compenso la buona notizia è che oggi ho surrogato il mio mutuo.
I miei vecchi lettori se lo ricorderanno, ne avevo parlato a settembre o ottobre. Fatto sta che, da quando ho deciso di cambiare banca a quando effettivamente il passo è stato fatto, sono passati 4 mesi e il tasso è aumentato di mezzo punto. Che ve possino!!!
Però il giro dal notaio, stamattina, è stato molto divertente.
Lui era un vecchio babbione bavoso con una giacchetta a quadri che nemmeno mio padre avrebbe indossato nei primi anni '80, e la gente che circolava nel suo studio era davvero gustosa...
Non mancava il bellimbusto in tenuta da matrimonio (suo), la superfiga con la mini ascellare, lo sfigatino con i pantaloni di velluto lisi e la camicia fiorata improponibile, la ragazza delle fotocopie vestita da suorina che ha sempre vissuto in convento, la matrona cinquantenne tirata a lucido con pantaloni di pelle attillatissimi e scarpe leopardate, la segretaria con la felpina della tuta e i jeans attillati, i clienti che entravano ed uscivano tutti abbigliati un po' alla caxxo di cane...
E mi ha fatto molto ridere che il notaio ha tenuto a precisare, sul contratto, il titolo 'dottore' sia sul nome del tipo della nuova banca, che sul nome del tipo della vecchia banca, non preoccupandosi minimamente di informarsi sul mio, di titolo.
Io ero semplicemente SIGNORA, anche dopo avermi chiesto espressamente se fossi sposata o meno.
E quando qualcuno mi chiama signora, vado su tutte le furie!!
Però da quando ho detto di essere nubile, ha cominciato a trattarmi come una demente...
Mi raccomando, firmi con tutti i nomi (eheheh, ne ho un bel po'...)...
Mi raccomando, firmi su tutte le pagine...
Mi raccomando, paghi tutte le rate se no le addebitano la mora...
Mi raccomando, provveda a non far incendiare o scoppiare la sua abitazione...
Mi raccomando, si lavi i denti 3 volte al giorno e indossi la maglietta della salute....
Mi raccomando, niente carboidrati dopo le 17....
Ma bastaaaaaa!!
E com'è che invece quando credeva che fossi sposata mi trattava come una persona capace di intendere e di volere?!?!?!?
Maledetto vecchio babbione maschilista.
Io volevo raccomandarmi che si soffiasse il naso, visto che tirava su come un cammello, ma poi ho visto che aveva la fede al dito, e ho desistito....
Ma certe cariatidi, dopo una certa età, non sarebbe opportuno che andassero a godersi in qualche località esotica (e lontanissima) i soldi (abbondanti) che si sono guadagnati nella vita? Cosa li spinge a lavorare a più di ottant'anni? Cosa vogliono di più dalla vita?
 
Con questo quesito, vi saluto.
Sarà un week-end difficile, forse, ma almeno potrò leggere e rilassarmi come voglio.
E poi devo finire il mio splendido puzzle!!
Baciiii.

23 febbraio 2011

FIORI D'ARANCIO CON DELITTO

Io credo che il 99,9% dei conflitti dell'umanità siano dovuti non tanto all'ignoranza della gente (tutta la gente! Che ignorante significa 'che ignora'! Alzi la mano chi si sente sapientone su tutto, e mi scagli subito la prima pietra...), quanto a difficoltà di comunicazione.
Questo è un mio modestissimo parere, ma lo condivido molto. :-)
Le difficoltà di comunicazione in genere possono dipendere o dalla totale assenza di dialogo, o da fraintendimenti dovuti alla nostra mente che, certe volte, si confonde perchè crede di conoscere le risposte ancora prima di sentirle dalla viva voce dei destinatari della domanda, o lavora per intuizioni e deduzioni e ricostruzioni dando per scontato fatti e situazioni che tanto scontati non sono.
Sapere che i conflitti nascono così, purtroppo, non mi aiuta ad evitarli, specie quando sono io a causarli (la mia mente certe volte si fa di quei viaggi, ma di quei viaggi, che non vi dico...), però quando io ne sono 'vittima' o quando si scatenano tra persone diverse da me (e mi riguardano), ne riconosco subito la matrice, e ci rimango male, molto male.
Veniamo al busillis.
Anzi, faccio una piccola premessa.
Qualcuno di voi forse sa che nel 2012 mi sposo.
Ecco, mancano di sicuro più di 12 mesi all'evento, e già mi sono rotta i "cabasisi".
A turno, coloro a cui l'ho detto, si sono premurati di informarmi che non potranno partecipare perchè
1) sicuramente lo celebreremo a PRxTcity, che è il paese di nascita della sposa, ma che "è troppo lontano da dove abitiamo".
2) sicuramente lo celebreremo a SFcity, il paese di SF che è quello più legato alla sua terra, ma che "è troppo lontano da dove abitiamo e fa caldo (?!?!?!)".
3) sicuramente lo celebreremo qui dove abitiamo adesso, ma è brutto, e loro abitano a PRxTcity o SFcity, posti "molto più suggestivi e pittoreschi e adatti alle fotografie (?!?!?!)".
Sicuramente, certo...
Inoltre, le fazioni sul rito da seguire sono state due (suddivisibili in sottogruppi):
1) Quelli che conoscono meglio me (al di fuori dell'ambito familiare) e mi hanno ammonito che se mai dovessi decidere di sposarmi in chiesa sarei una me.rda galattica, dato che ho passato la vita a dire cose negative sulla Chiesa e sull'ipocrisia del sacramento religioso, e mi leverebbero il saluto per sempre o non riuscirebbero più a guardarmi negli occhi.
2) L'ambito familiare, che non si è mai posto nemmeno il dubbio, e che quando ho accennato al fatto di voler fare il rito civile mi ha preso per matta, archiviando subito la faccenda come: "è una ragazza spiritosa"....
3) Quelli che conoscono meglio SF, e che sanno che lui ha sempre detto che avrebbe optato per il rito religioso, nonostante la religione nella sua scala delle priorità sia ben dietro la lettura dei fumetti la domenica mattina, perchè secondo lui le promesse scambiate in chiesa hanno un valore sacro che in comune non avrebbero... (?!?!?!)
4) Quelli che ci conoscono superficialmente entrambi, che non si sono mai posti il problema ma ci hanno già insultato perchè la chiesa vicino a casa mia (oh, hanno già deciso che mi devo sposare lì, che vi devo dire?) "fa schifo, è troppo piccola, troppo moderna, col prete troppo antipatico, in mezzo al traffico della città, e con il coro sfigato di vecchi". Se vi dico che io questa chiesa non l'ho mai nemmeno vista, voi mi credete?
E poi c'è la fazione che dice che con l'abito bianco farei ridere, chi dice che farei piangere, chi mi vuole in rosso, chi mi vuole in minigonna, chi mi vuole in pelle, chi mi ammonisce di non mostrare le tette per non confondere il prete, chi mi dice di mettere il cappello che mi dona, chi mi dice che il velo è un must, chi che il velo è passato di moda ormai, chi che starei benissimo con l'abito bianco gonfio, chi stretto, chi ricamato, chi luccicante, chi più semplice possibile...
Io non ho ancora nemmeno pensato una volta in vita mia all'abito.
Ma la cosa più assurda in assoluto, è quella che riguarda il periodo.
Tutti, e dico TUTTI, sanno già quando io ed SF ci sposeremo.
Tutti, tranne me e lui, che proprio non l'abbiamo ancora deciso, visto che ci sembra prematuro (e 'tte credo, manca più di un anno!!!) e che per noi un giorno vale l'altro, all'interno dei 365 gg disponibili....
Ecco, ora veniamo al busillis.
Qualche giorno dopo aver ricevuto l'anello di fidanzamento, ho scritto una bella mail alla fidanzata di mio fratello per condividere la gioia del momento, e per annunciarle il 'molto futuro' lieto evento, convinta di renderla felice. A parte il racconto delle mie emozioni, tutte personali, le dicevo solo che ci saremmo sposati nel 2012.
A questa mail non è seguita risposta.
Gelo totale.
E dire che, pur frequentandoci poco, abbiamo un buon rapporto e credo di poter azzardare di sostenere che ci vogliamo bene.
La cosa mi ha stupito, ma ho attribuito la mancanza di risposta al lavoro e ad impegni non meglio precisati.
Parlando con mia madre, le ho chiesto circa un mese dopo se avesse sentito qualche commento da parte di mio fratello e di Lei, ma mia madre in fretta e furia mi ha liquidato con un nervoso 'E cosa dovrebbero dire?".
E sono passati quasi due mesi...
Nel week-end, parlando di corredo (seguirà post approfondito sull'argomento, se no qui invece di un post vien fuori un romanzo...) mi ha detto che la coppia 'miofratello&morosa' era indignata con il DESTINO (destino = ME) perchè:
"Io ed SF ci spos(s)eremo l'anno prossimo, ma l'anno prossimo avrebbero tanto voluto sposarsi loro (lei è da anni che aspetta quel momento, da molto prima di conoscere mio fratello, forse da prima ancora di avere le mes.truazioni) e stavano aspettando qualche altro mese per annunciarlo ma ormai io li ho battuti sul tempo e loro non potranno più sposarsi e ho fregato il posto e il diritto ad essere felici e pazienza rimanderanno al 2013 perchè L'UNICO MESE PER SPOSARSI E' MAGGIO, DATO CHE TUTTI GLI ALTRI MESI FANNO SCHIFO E NESSUNO MAI AL MONDO SI SOGNEREBBE DI NON SPOSARSI A MAGGIO, E SE A MAGGIO CI SPOSIAMO NOI E PARTIAMO PER IL VIAGGIO DI NOZZE, NON POTREMMO ANDARE AL LORO MATRIMONIO, E QUINDI SICCOME L'ABBIAMO ANNUNCIATO PRIMA NOI GODREMO DELLA PRIORITA' ACQUISITA E LORO RIMANDERANNO, PAZIENZA MA CHE AMAREZZA................."
Ero al telefono con mia madre, e per fortuna che ero seduta se no sarei cascata e mi sarei rotta il femore.
Mia madre, triste ed amareggiata perchè per colpa mia l'altro amato figliolo non sarebbe potuto convolare a giuste nozze, cercava di tranquillizzarmi dicendo che in fondo se ne sono già fatti una ragione, ma è stato un duro colpo da incassare... Per questo nessuno dei due, con me, si era ancora pronunciato.. Stavano smaltendo la delusione.
Ed io, che conosco Lei, so che non si tratta di delusione, ma di incaxxo allo stato purissimo, visto che lei davvero sogna le nozze da sempre e ne parla dal primo giorno che l'ho conosciuta.
E so anche gli anatemi che mi ha lanciato saranno stati micidiali, visto che conosco le raffiche di odio puro che scarica quando qualcuno anche semplicemente arriva tardi ad un appuntamento, alterandole i suoi programmi mentali di anche solo 5 minuti.
La domanda è una, ed è quella che ho ripetuto a mia madre fino allo sfinimento con voce che via via aumentava di volume viste le sue sciocche risposte:
"MA CHI STRACACTUS HA MAI DETTO CHE IL MATRIMONIO SARA' IN MAGGIO???"
Insomma, sembra che da un sondaggio fatto nella città dove vive mio fratello (in Lombardia) tutte le persone che lavorano con lui e che lui frequenta si siano sposate in maggio, come anche tutte le amiche di mia cognata, tutti i parenti, tutti i vicini di casa e tutti i colleghi, e che quei pochissimi al mondo che hanno scelto altri mesi sono amici di amici (persone mitologiche, per intenderci) che nei racconti della gente vengano tacciati di grande sfigataggine o di aver dovuto riparare l'irreparabile (e si sa, quando devi riparare, hai poco da voler fare il fi.go....................... ).
Insomma, sono passati 3 giorni e ancora non mi riprendo.
Amiche, amici, ma lo sapete che in questo blog siamo tutte una gran massa di sfig.ate????????????? (Tutte, tranne l'ultima 'anonimo' che ha risposto, che nominerei senza indugio il nostro leader indiscusso!)
E già, perchè io a sposarmi a maggio non ci penso proprio...
Ma secondo voi, è normale?
E non solo l'episodio di mia cognata, quanto proprio tutto l'ambaradan che si sta scatenando nostro malgrado....
Supportatemi, vi prego.
E se no, sopprimetemi.

22 febbraio 2011

SONDAGGINO INO INO

Vi faccio solo una domandina, senza pretese, perchè sono super di fretta...
Poi vi spiego perchè ve la sto facendo.
Oh, voi tutti/e che passate di qui, ditemi ordunque:

In che mese vi siete sposati?
o
In che mese vorreste sposarvi?
o
In che mese vorreste risposarvi?
o
In che mese si sono sposati i vostri genitori?

Lo so, sembra un giochino demente, ma questo argomento mi ha creato non pochi fastidi, che vi dirò....

Esponetevi!!

18 febbraio 2011

I SOLDI NON FANNO LA FELICITA'

Ammalarsi, si sa, non è bello.
Ma, diciamocelo francamente, stare due giorni a casa con pochi sintomi influenzali (se non fosse per la febbre e il gran senso di debolezza) e potersi divorare 350 pagine di un romanzo bellissimo che ha centrifugato l'anima, al calduccio del proprio letto, non ha prezzo.
Sentirsi liberi di piangere tutte le volte che si vuole, senza temere che in autobus qualcuno pensi che tu sia svalvolata e a casa la sera qualcuno pensi che tu non sia abbastanza equilibrata da diventare la madre dei suoi figli, anche questo vi giuro che non ha prezzo. (Anche se SF quando mi vede commuovermi per un libro o un film mi ama ancora di più per la mia sensibilità).
E poter ciondolare dal divano al letto al fornello al bagno al divano, con il pile sulle spalle tipo mantello di Zorro, il naso screpolato, le occhiaie da panda, le labbra supersecche, perennemente con una tazza di tisana bollente tra le mani, e poter passare davanti allo specchio del bagno e farsi un po' compassione e un po' schifo da soli ma senza preoccuparsi di mascherare quella faccia lì e quell'abbigliamento lì, nemmeno questo ha prezzo...
E sentirsi autorizzati a rimanere a guardare per minuti e minuti, dietro alla portafinestra della cucina, la pioggia che cade abbondante, incessante e regolare, mentre la pentola con la zuppa di legumi borbotta e borbotta e borbotta sul fuoco, senza sentire di star buttando nel cessus il proprio tempo, e anzi percependo chiaramente che ognuna di quelle gocce che cade dal cielo sta ripulendo i pensieri, sta allontanando i dubbi, sta sciacquando ogni singolo neurone, dando vita a nuove idee fresche e positive, e che la pentola sul fuoco ha un suono che mi ricorda la mia mamma e la cucina della mia infanzia e giovinezza e, in poche parole, il focolare, ditemi voi se tutto questo ha prezzo.
Ve lo dico io.
No.
 
Solo un cruccio.
Ho lasciato il blog abbandonato al suo destino, e l'ultimo post è uno scritto mediocre con argomento infimo che evoca immagini fetide... Che pena!
Ho pensato un po' alla morte. La solitudine porta a anche riflessioni che hanno bisogno di silenzio dell'anima per emergere.
La morte non te l'aspetti, non è che puoi sapere con certezza quando arriverà.
E, quando sopraggiunge, e tu non sei più qui, di te puoi aver lasciato una bella immagine, un buon ricordo, perchè hai fatto un ultimo gesto apprezzabile, perchè hai strappato un sorriso, perchè hai dato un abbraccio, perchè hai portato amore nella vita di qualcuno, oppure puoi lasciare un ricordo così così, un po' di me*rda, perchè non ti andava, in quegli ultimi momenti (che tu non sapevi essere gli ultimi) di sbatterti a fare qualcosa di più valoroso e degno di stima...
 
Il pensiero di avere il tempo per recuperare, per 'continuare' quello che si è iniziato, ci fa fare, secondo me, un sacco di caxxate. E non ci fa mettere la giusta attenzione in ogni singolo gesto compiuto.
 
Ci provo, eh, a vivere ogni istante come se fosse l'ultimo.... ma come si fa? Non sono mica tanto brava...
Voi siete bravi?
 
Cmq sono molto serena, nonostante questi pensieri un po' tetri... E sto anche meglio fisicamente. 
 
P.S.1 Mi siete mancati tantissimo.
 
P.S.2 Vorrei aprire un lungo dibattito su 'Venuto al mondo', questa storia mi ha DAVVERO coinvolto e sconvolto e fatto provare tutte le emozioni del mondo, (altro che libro cuscinetto!! Mi prenderei a calci da sola per il solo fatto di averlo pensato!!!), se non lo faccio è solo perchè non voglio rovinare il gusto a chi ancora deve leggerlo, ma sul serio comincerei a parlarne adesso e smetterei fra qualche giorno... Sono dragata da questa storia. Niente 'Fratelli Karamazov' oggi, sono svuotata e allo stesso tempo stracolma emotivamente. Ho iniziato 'La fattoria degli animali', ma sento che non ci sto con la testa... Con la testa, sono a Sarajevo...

11 febbraio 2011

L'ANGELO DELLA MORTE

- SOLO MOTIVATISSIMI, ASTENERSI DEBOLI DI STOMACO -

- DAVVERO... NESSUNO VI OBBLIGA A LEGGERE -


Il posto in cui lavoro è molto grande, e gli uffici sono dislocati su più livelli.
Al piano in cui lavoro io, le donne si contano veramente sulla punta delle dita di una sola mano. Più esattamente, siamo in 5, di cui 3 part time, e una delle tre non sono io.
Nonostante lo squilibrio delle cifre (gli uomini saranno almeno 60) il numero di bagni però è identico.
Due per gli uomini.
Due per le donne.
Cosa volete che vi dica? Ultimamente le mie già ben centellinate puntatine ai servizi stanno diventando dei viaggi all'inferno, degli incubi della peggior specie, che Dario Argento al confronto sembra un dilettantissimo.
Mi trovo sempre a passare dopo colei che, a ragion veduta, ho soprannominato L'ANGELO DELLA MORTE!
Avevo un'idea di chi potesse essere, ma ovviamente non potevo esserne sicura. Fino a questo preciso momento.
Le tre impiegate part time il pomeriggio sono a casa, e ora è pomeriggio, ed io - mi scuso per la raffinatezza e la squisitezza dell'espressione che sto per regalarvi - non ka.ko da 4 giorni...
Quindi...
Ora so con certezza chi è colei che infesta con putridume maleodorante l'intero bagno delle donne, provocandomi scompensi e leggeri sensi di svenimento ogni volta che, malauguratamente, apro la porta subito dopo il suo passaggio.
Non aprite quella porta!!
Minkja, ragazzi... sono ancora stordita...
Ma che diamine può mangiare, una donna, per rilasciare il tipico olezzo della morte!?!?
Per giunta oggi ho provato ad avvicinarmi alla tazza, e cosa ho visto? Sì signori, proprio quello... Non ha nemmeno pulito bene?!?!?!?
Un attimo prima di cadere come corpo morto cade, ho guadagnato in affanno l'uscita e ho tappato la porta.
L'Angelo della morte ha colpito ancora... 
Stigrancactus!!!! 
Barcollando, sono andata a far quello che dovevo fare al piano di sotto..................
Se il buon week-end si vede dall'ultima urinatina...
ANNAMO BBBENE!! :-)
Ciao ragazzi, a lunedì! :-)
- VI HO FATTO SCHIFO? IO VI AVEVO AVVISATO -

10 febbraio 2011

VENUTO AL MONDO

De Carlo, ma vaaa fangulo!
Mi hai centrifugato i sentimenti, mi hai fatto riflettere e incaxxare, ma soprattutto incaxxare.
Per un anno almeno, non voglio saperne niente di te. Ti lascio!!
Oggi si ricomincia. Altro giro, altra corsa, altra storia.
Venuto al mondo. Il romanzo della Mazzantini che mi è stato regalato a Natale.
La sua scrittura non è propriamente nelle mie corde, usa frasi troppo brevi, a volte ridondanti. Ma questa frase, letta appena a pagina dodici nel mio tragitto in autobus stamattina, mi ha in qualche modo toccato il cuore, e riempito di una tenerezza infinita.
Sono troppo empatica.
Passo dalla rabbia alla delusione alla tenerezza all'eccitazione all'oblio se qualcuno mi descrive bene a parole certe situazioni...
Questa è la presentazione del marito della protagonista... e mi ha fatto pensare a tutti quegli atteggiamenti, quei movimenti, quei brevi attimi, che conosco solo io del mio uomo, perchè di fronte a nessun altro si svelerebbe così.
Ogni giorno è impeccabile, in giacca e cravatta, più elegante che, forse, al suo futuro matrimonio...
Ma quando è con me, quando siamo in casa, quando si sveglia al mattino e cammina verso il bagno e mi dà un bacetto, a torso nudo, quando indossa la camicia... Quando prende la caffettiera e prepara il caffè, quando la sera si stropiccia gli occhi che ha sonno...

Quei momenti, sì, quei momenti, sono solo miei!
E sono rimasti identici dall'inizio della nostra relazione.
Ma ogni giorno questo stesso identico rituale, fatto di piccole cose, di lentezza, di nessuna attenzione all'apparenza, rinsalda la nostra storia.
Ho preso un altro libro cuscinetto, lo so.
Ma il prossimo sarà 'I fratelli Karamazov', e mi devo preparare adeguatamente...
...
Ha la barba della notte, i capelli in disordine gli sporcano la fronte, si vede di più la parte calva al centro della testa. Durante il giorno è sempre a posto, è un animale di città, di caserme, di archivi. Quel disordine è solo per me, e mi sembra ancora la nostra parte migliore, la più odorosa e segreta... quella dei primi tempi, quando facevamo l'amore e poi ci siedevamo nudi e spettinati a guardarci.
...

9 febbraio 2011

LA PACE NON SI FA, SI VIVE...

Lunedì sera, dopo il lavoro, ancora devastata per il week-end infernale appena trascorso, mi sono abbandonata sul divano di casa mia impotente di fronte alla mia frustrazione.
Praticamente io ed SF siamo stati da venerdì sera a domenica sera a litigare, e l'unica cosa che dava termine al litigio erano le mie ore di mutismo rancoroso, le ore in cui lui ha dovuto lavorare domenica mattina e le ore di sonno.
Se venerdì sono tornata a casa con la speranza di tranquillizzarmi un po' nei due giorni successivi, questo proprio non è successo. Anzi.
Lunedì mattina ero ancora più incarognita di venerdì.
E lunedì sera non ci siamo visti.
A volte credo che il fatto di disporre di due case sia una benedizione del cielo, a volte invece penso che sia una facile scappatoia che non ci spinga ad affrontare le crisi come adulti responsabili. Ho già proposto di mantenere sempre, anche dopo sposati, un piccolo monolocale in affitto per riuscire a mantenere quel minimo di decoro nei momenti in cui discutiamo. E lo dico soprattutto per me. Quando litighiamo, la cosa che sopporto più a fatica è di stargli vicino, ho davvero bisogno di mettere una distanza tra me e lui e tutti i pensieri negativi che mi vengono per la testa.
E già dopo la breve telefonata di lunedì, prima di andare a letto, verso le 22.30, mi sentivo più rilassata. Percepivo la sua voglia di sentirmi, di parlarmi, di chiedermi come stavo. Sembra paradossale, ma abbiamo parlato più nei 10 minuti di quella telefonata, che non nelle cinque sere feriali della settimana precedente.
Ieri abbiamo avuto qualche breve scambio di mail, non siamo tornati sugli argomenti del week-end ma le sue sentite parole d'amore piano piano mi hanno addolcito.
Come sempre, come al solito...
Non sono gli episodi in sè a farmi soffrire, perchè ogni singolo episodio può essere spiegato, motivato e 'dimenticato' in 5 minuti. Anch'io sbaglio, e chi non lo fa? Il punto è non saper affrontare il 'problema', fare finta che non ci sia per la 'noia' di dover discutere, mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, non rispondere alle richieste di spiegazioni se non evadendole con un 'ma è una sciocchezza', 'ma non hai capito', 'ma ti fai troppe paranoie', 'ma sei troppo rigida', 'ma sei troppo pessimista', 'ma se hai voglia di litigare dimmelo perchè io non ne ho voglia e se continui me ne vado', e non far nulla per evitare che succedano ancora.
E questo capita SOLO quando lui è particolarmente stressato, altrimenti non discutiamo mai (ANZI, ANDIAMO PERFETTAMENTE D'ACCORDO!!!) e abbiamo trovato un equilibrio perfetto per le nostre giornate e per la nostra vita in generale.
Odio il suo lavoro, in cui è sfruttato e sottopagato e maltrattato, ma forse il mio dispiacere per quello che lo obbligano a fare arriva alla sua mente come una forma di rimprovero per il tempo che mi sottrae. Ed è disperato perchè in fondo, per quanto poco per quanto malconcio sia, il tempo che mi dedica è, oggettivamente, TUTTO IL TEMPO CHE HA. Povero amore mio... Che a dirlo così, mi sento anche stro*nzona...
Ieri sera ci dovevamo vedere. Io avevo la mia lezione di yoga, lui mi ha detto che se fosse arrivato a casa prima di me mi avrebbe preparato la cena. Peccato che mi abbia avvisato alle 20.15 dicendo che ne aveva ancora per un'ora al lavoro... Così, la cena l'ho preparata io, ma mi sentivo intenerita e ammorbidita. La piccola pausa mi ha fatto bene, come immaginavo. 
Certo, non è che quando ci siamo visti ci siamo comunicati chissà quali grandi verità sulla vita e sul mondo, quando uno è fuori casa dalle 8.30 alle 21.30 in un ambiente da manicomio temo purtroppo che sia da folli aspettarsi di più, ma tutta l'atmosfera era diversa rispetto alla settimana scorsa. SF era fisicamente devastato, con le triple occhiaie grige, ma era molto tenero e affettuoso, supercoccolone, e mi guardava e mi ringraziava per le mie attenzioni (che, badate bene, non sono mai mancate ma lui nemmeno se ne accorgeva più, o almeno non mi faceva presente che se ne stava accorgendo), dicendomi che sono la donna migliore del mondo e che gli dispiace di non potermi dare più di così ma è certo che si tratti solo di un momento ecc ecc. Non mi andava di riprendere l'argomento, quindi alla fine siamo stati vicini vicini, sul divano, a guardare la tv, ma eravamo una vera coppia, non due persone che dividono la stessa stanza.
Insomma, il suo passo verso di me mi ha permesso di farne uno a mia volta.
Timido riavvicinamento, ma il peso nel cuore via via si sta dissolvendo, ed è questo che conta.
Speriamo bene, speriamo che il mio inabissamento abbia dato a me la forza per tornare su, e a lui per ritrovare la giusta rotta.
Purtroppo siamo fatti così.
E' che ci proviamo ad essere un po' più come l'altro ci vorrebbe, ma proprio non ce la facciamo, nè io nè lui.
Abbiamo personalità differenti, e ben distinte, vite autonome, pensieri liberi, idee radicate, gusti e temperamento consolidati.
Siamo due TESTONI, insomma!! Pronti però a scioglierci come neve al sole se solo ci prendiamo la briga di toccarci le corde giuste (che conosciamo perfettamente, tra l'altro...).
Forse è per questo che ci siamo trovati.
 
Forse è per questo che rischiamo di non lasciarci mai.
 
 

4 febbraio 2011

TECNICHE DI SEDUZIONE

Io adoro leggere. Potrei scrivere per ore di questa mia passione, ma non mi sembra il caso, vi tocca credermi sulla parola.
A voi cosa ve ne frega che a me piace leggere e divoro libri quotidiani riviste da quando avevo 6 anni? Presumo niente.
Quello che volevo condividere con voi, oggi, è un passo di un libro cuscinetto che ho cominiciato a leggere un paio di giorni fa, con in effetti poche aspettative.
Cos'è un libro cuscinetto? Ma come? E' una storia che serve a dare un po' di leggerezza al cervello, dopo la lettura di opere più pesanti e impegnative o che comunque mi hanno colpito molto e hanno assorbito molte delle mie energie e la mia riserva di emozioni.
Un libro cagata, per dirla più in breve...
Andrea De Carlo appartiene agli autori che leggo, una volta all'anno, in periodi di particolare stress o stanchezza o frustrazione. E' un autore che mi dà sempre tante soddisfazioni, e infatti sarei una grande bugiarda a dire che non mi piace o mi sta antipatico o lo odio, ma devo prenderlo a piccole dosi, perchè dopo 3 pagine mi sembra di sapere già TUTTO quello che sta per scrivere, e (ancora peggio) di conoscere già TUTTE le parole che userà. E questo da un lato mi tranquillizza molto ma, dall'altro, mi annoia un po'. Stamattina però, in autobus, ho letto una pagina che mi ha fatto venire i brividi (da "Tecniche di seduzione", del 1991), e mi piacerebbe sapere anche i vostri pareri a riguardo.
Ultimamente c'è un po' di maretta in casa, con SF.
Non è colpa di nessuno, lui sta lavorando tantissimo e arriva da me tutte le sere verso le 21.30, e alla fine è così stanco e stremato che finiamo per cenare soltanto quasi nel silenzio... Non si riesce a parlare che di poche cavolate, e le cose più importanti e/o divertenti mi tocca dirle ai miei colleghi/amici, o a mia madre. E presumo che lui faccia lo stesso.. tutto il giorno a comunicare con persone che non sono me, e alla sera manca la forza di ricominciare tutti i discorsi da capo...
E questa cosa mi carica di risentimento...
Ecco il passo che stamattina mi ha turbato molto. Volevo rifletterne con voi. Forse non c'entra niente con la mia situazione, ma voglio sapere cosa ne pensate.
Buon week-end a tutti, ho un gran bisogno di staccare la spina.....

«La cosa terribile di una famiglia, o di qualunque storia sedimentata, è questo dare per scontato di esserci. Dare per scontato che uno torni a casa a mangiare, senza nessuna particolare sorpresa nè contentezza quando succede. Dare per scontati tutti i gesti che prima sembravano così rari e preziosi».
...
«Ma siamo noi che lo vogliamo», ha detto lui. «Siamo noi che cerchiamo di fermare le cose che ci piacciono, renderle più permanenti e sicure possibile, sottrarle ai pericoli del tempo e delle trasformazioni e dei cambiamenti d'umore. Ed è anche bella l'idea che due persone possano vivere insieme sicure e fiduciose, senza i sospetti e i giochi di contrappeso e i ricatti e le lusinghe fasulle di un rapporto instabile. Però è un'idea, e quello che succede in realtà è che ci costruiamo intorno una prigione di certezze reciproche, e intanto le cose che volevamo salvare sono sgusciate fuori tra le sbarre».
...
«Non è incredibile come quando ti innamori di una donna ti sembra che lei viva d'aria, senza peso e senza fatica, senza nemmeno bisogno di mangiare, alimentata solo dalle sue qualità sorprendenti?».
...
Lui ha detto: «Sei così pieno di entusiasmo per la sua mancanza di peso che dedichi tutte le tue energie a renderla una parte permanente della tua vita, e non ti rendi conto di come in questo modo trasformi il suo equilibrio, e aiuti il suo peso a venire fuori. Vengono fuori le sue malattie psicosomatiche e vengono fuori i suoi genitori, vengono fuori i suoi difetti fisici e i suoi difetti di carattere e le sue richieste. E in buona parte sono richieste legittime, ma questo non fa che appesantirla ancora, finchè sei schiacciato a terra e hai solo voglia di scappartene via, a cercare da qualche parte una persona più leggera».

1 febbraio 2011

CATTEDRALI DI RABBIA

 
In questo momento prenderei una grossa spranga di ferro con gli spuntoni appuntiti tutt'intorno e comincerei a fracassare con estrema violenza tutto quello che mi circonda, vivente o morente che sia.
Non è possibile, cazzarolaaaaaaaaaaa!!!
 
Ma si può? Si puòòò? Uno si fa il mazzo per essere sempre bravo e ineccepibile, e poi vaffancù non c'è mai la gratificazione che aspetta!?! E non parlo di soldi in busta, di premi di produzione, di auto aziendali o di superbenefit. No. Parlo solo di un bel progetto e di un bel "brava".
 
Che poi, il brava ci era anche stato.
All'inizio della settimana scorsa avevo parlato con il mo capo facendogli presente che, viste le nuove disposizioni aziendali e la carenza di personale skillato su alcuni argomenti e patapin e patapan, secondo me io sarei stata la persona giusta per l'attività strategica su un'implementazione assegnata ad alcuni partner facoltosi dell'azienda (ma del tutto imcompetenti, of course).
In un primo tempo, lui non si era mostrato particolarmente entusiasta all'idea.
Il mio capo è uno strano soggetto, tanto buono e generoso e friendly ma ha bisogno di essere adulato e convinto su tutto, anche sulle ovvietà. Se vai da lui e gli dici, senza preavviso, "guarda che sette per tre fa ventuno", con tono deciso come di una cosa su cui non ci sia altro da discutere, lui va in paranoia, gli viene su uno sguardo accigliato dubitativo accusativo, e comincia a tremargli il mento come subito prima una crisi di pianto. Poi si trattiene, in effetti non è mai davvero scoppiato a piangere, ma insomma... sembra. E poi ti risponde che non è detto che sette per tre faccia ventuno, che bisogna sapere chi l'ha detto, e soprattutto quando, bisogna fare delle verifiche, e questa informazione non deve uscire via mail con nessun interlocutore almeno fino a quando non la certifichiamo incontrovertibimente.
Se invece entri e dici: "Ciao, posso rubarti un attimo? Dall'alto delle tue conoscenze, ti risulta questa cosa che sto per dirti di cui mi è giunta voce ma che ovviamente mai direi in giro se non me la certifichi tu incontrovertibilmente? Senti, insomma.. dicono che sette per tre faccia ventuno, ma io non so, che dici, c'è da fidarsi?" Ecco che lui gongola tutto, si gonfia di autorità, accede ai delicatissimi software delle sue sinapsi, si mette dritto sulla sedia, scavalla le gambe, e dice, quasi stesse pontificando sugli esiti dei processi a Berlusconi: "Da quelle che sono le mie competenze, direi che ci possiamo fidare. Se qualcuno te lo chiede apertamente, riferiscilo pure, e se non ci credono mandali da me".
Ecco, la tecnica giusta sarebbe avere con lui SEMPRE questo approccio sottomesso. Se solo ci fossi riuscita, se non fossi geneticamente schifata da ogni genere di lecchinaggio (specie in politichese), ora di certo non sarei qui (o sarei il nuovo capo, o mi avrebbe licenziato istantaneamente per eccesso di presaperilculismo).. 
Comunque, come dicevo, io non riesco mai a formulare le frasi nel modo giusto, prendo tutte le conversazioni di petto (eheheh) e mi espongo sempre in modo schietto.
Io non convinco o adulo nessuno.
Io comunico. 
Dicevo, in un primo tempo la mia candidatura per un tipo di lavoro giusto per me non l'aveva convinto, si è irrigidito e mi ha detto di no. Era lunedì.
Venerdì sera mi telefona alle 20.30 tutto compagnone (ero a casa che preparavo la ratatuille), dicendo che aveva riflettuto molto su quello che avevo detto, che in effetti sarebbe stata la cosa più giusta da fare, che aveva già preso contatti per mettermi al comando di questo progetto e insomma un sacco di cosa belle di cui avremmo parlato meglio lunedì (ieri).
Ieri mi chiama nel suo ufficio, io TACCIO completamente e lui mi riempie di complimenti, dicendo che sono bravissima e solo io posso seguire il progetto ed è tutto solo una formalità a breve mi verrà assegnato l'incarico e altre pippe del genere, che registro senza illusioni ma con un filo di speranza in più rispetto al no categorico di una settimana prima.
Oggi chiama in ufficio me, il partner che era qui in riunione da stamattina e il più lavativo del mio ufficio (quello che viene a lavorare un paio di giorni alla settimana, così, per sport, ed è anche capace di arrivare alle 10 ed uscire alle 16, con 10 pause sigarette nel centro!!! Ma prende un sacco di soldi senza saper fare niente...), e cosa odono le mie orecchie?
Ditemi, eh!?!?!?! Cosa odono?!?!?!?
Lui, il lavativo, sarà il capo progetto, ed io che sono la più esperta dovrò SUPPORTARLO PER OGNI EVENTUALE NECESSITA' E PER OGNI DUBBIO E PER OGNI RICHIESTA.
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Sparatemi qui, adesso, non fatemi arrivare a domani, se mi avessero strappato a morsi le unghie dei piedi a crudo mi avrebbe fatto meno male. Ma anche a cotto!
Perchè, perchè, perchè?????
 
Ops, il capo mi ha appena chiamato nel suo ufficio. Ha assegnato l'incarico a MrLavativo perchè prende di più di me ed è giusto così nella scala gerarchica, ma sa che lui da solo non ce la può fare per manifesta incompetenza, quindi mi chiede di sostenerlo incondizionatamente per la riuscita di questo grande progetto aziendale...
 
Ad un certo punto mi è parso di vedere distintamente Gesù Giuseppe e la Madonna che, alle mie spalle, mi bloccavano le mani... :-(
 
P.S. Rapido aggiornamento sulla mia missione per il 2011. Non tocco sigarette da lunedì sera, e sebbene la mia dipendenza fisica sia per lo più inesistente, quella psicologica è ancora ai massimi livelli. Questo mi rende ancora più intollerante verso l'idiozia, come se la mia intolleranza usuale non bastasse. C'è qualcuno tra i miei lettori o i passanti da questo blog che mi sa dire quando passa la voglia di una cosa che ci piace?  Un mese? Un anno? Mai?