29 ottobre 2014

UN ALIENO IN CASA

Ieri mattina, il mio adorato (te possino!) marito si è svegliato alle ore 6.00 (15 minuti prima del trillo della mia sveglia), e nell’ordine, ha:

riordinato il soggiorno, svuotato la lavastoviglie, preparato la macchina del caffè riempito il secchio per passare lo straccio nella zona giorno…

Quando mi sono svegliata e sono arrivata in cucina, stava preparando il biberon per Fabio (che dormiva ancora) e rimettendo in frigo il latte.

Mio marito, che rimette in frigo il latte?

Non scherziamo!!!!!!

Il sabato che sono andata dal dentista, sono tornata a casa alle 13.30 e il bricco era ancora lì, bello bello, sul lavandino… dalle 6.40…

Non ci ho visto più dal terrore, misto a rabbia.

“Amore, mi hai tradito??????”.

“No no, ora vado a sistemare anche la sedia coi miei vestiti, in camera da letto. Poi pulisco il bagno”.

“Amoreeee, mi hai tradito!!!!!!!”

“Ti ho detto di no, non mi far perdere tempo, su”.

Le gambe hanno cominciato a vacillarmi, il respiro è diventato corto, il labbro inferiore vagamente tremante.

“Ma che ti ho fatto di male? Non vorrai mica portarmi dei fiori, stasera!?”

“No amore… mica ti ho tradito!”

“Ah, ok. Sei malato? Hai scoperto di avere un male brutto?”.

“No, è che mi sono rotto il caxxo di passare il week-end a sistemare casa, senza uscire e svagarci un po’. Da questa settimana cambiamo registro, faccio un po’ di faccende ogni mattina, così al venerdì sera avremo finito tutto (o quasi).”

“…”

“Ti va bene?”

“…”

Madonna Madonnina, lasciami questo qui a casa per un po’. Per favore, dai.
Gesù Bambino, sai che non ti ho mai chiesto grandi favori.
Fammi pur venire un controllo fiscale dall’agenzia delle entrate, fammi sporcare di caffè la maglietta nel giorno in cui ho 4 riunioni importanti, fammi anche puzzare i piedi, se proprio mi devi togliere qualche vantaggio…

Ma ti prego, ti supplico, ti scongiuro….

LASCIAMI QUESTO MARITO!!!!!!! Almeno fino a Natale…


P.S. E voi come vi organizzate per le pulizie? Noi fino a ieri abbiamo praticato il dolce far nulla settimanale (che poi non è un vero far nulla perché il minimo sindacale in bagno e cucina va sempre fatto.., ma insomma, proprio il minimo), e il ripristino vivibilità domestica nel week-end. Però, che fatica! A parte che già il mercoledì, di solito, in camera da letto sembra scoppiata una bomba… Al ritorno dalle vacanze estive, vi dico solo questa, pensavamo che se i ladri fossero venuti a farci visita a Ferragosto, avrebbero riordinato loro la casa per disperazione…
Siete ordinati, vi sforzate di esserlo? Avete trovato qualcuno che sistema al posto vostro? Le faccende domestiche vi hanno mai fatto litigare? Come si fa a trovare piacere nel fare le pulizie? O, piuttosto, vi piace quel senso di pulito e ordinato che si respira alla fine delle operazioni? E quanto vi dura il pulito e l’ordine in casa?

Ma soprattutto, la vera domanda, quella sottaciuta in tutto il post, è:

MA IL TEMPO LIBERO, QUANDO SI HA UN FIGLIO, RITORNA?

22 ottobre 2014

COME PUO' UN CUORE...

Se un giorno non sapete che fare, la vita vi fa schifo, vi sentite senza stimoli e la noia vi attanaglia…. ecco, vi consiglio un paio d’ore in sala d’aspetto in un ospedale pediatrico.
Vi assicuro che, come per incanto, la vostra vita comincerà a sembrarvi perfetta, e non vedrete l’ora di tornarvici.

Ieri ho portato Fabio a fare una serie di esami a causa delle sue frequenti bronchiti, l’inverno scorso, e di un episodio di bronchite asmatica in settembre.
Tra le altre cose, mi è stato prescritto il test del sudore, che fino a quel momento non avevo la benché minima idea di cosa fosse né a cosa servisse.
Serve per diagnosticare (o scongiurare) la fibrosi cistica, una malattia genetica di cui non intendo parlare in questa sede perché non riuscirei a trovare le parole giuste…
Nel lasso di tempo tra la prenotazione di questo esame, e il momento in cui mi hanno dato il referto (NEGATIVO, grazie al cielo!), praticamente ho vissuto con un peso sullo stomaco che solo una mamma può capire.
L’idea che un figlio possa avere una malattia grave è la più devastante per la mente di un genitore.
Oggi sto meglio, ma le immagini di quei bimbi malati, paralizzati, deformi, rachitici, che mi sono passati davanti ieri mattina, mentre il mio bambino giocava con le costruzioni, fanno fatica ad abbandonarmi.
Come si può stare accanto ad un figlio malato nel modo giusto, senza crollare?
Da cosa si prende la forza?
Da credente, potrei dire che è Dio a permettere a tanti genitori e a tanti bambini di affrontare una vita del genere in maniera dignitosa.
Ma allora perché ho ingoiato le lacrime, ieri, tutta la mattina, e ancora oggi al solo pensiero mi si blocca il respiro in gola?
Come può il cuore sopportare un dolore così infinitamente grande?
Come?
Oggi vado a togliere i punti in bocca, potrei ridere ridere ridere, ma in realtà mica ne ho voglia…..

16 ottobre 2014

SIGNORA, STIA SERIA!

Ho più punti io in bocca, che un calzino rammendato sul tallone.
Sabato mattina mi è stato estratto, non senza difficoltà, un dente del giudizio, e nel pomeriggio c’è stata una complicazione. Risultato? Punti, punti, punti come se piovesse.

Tralasciando dolore e gonfiore della guancia, ieri sono andata a farmi controllare, visto che mi era anche saltato un punto…

Il dentista si è raccomandato al massimo: “Signora, mi raccomando, non faccia sforzi di alcun genere, non si alzi/abbassi di scatto, starnutisca e tossisca con la bocca aperta, faccia gli sciacqui col colluttorio, non si stanchi…”

Al ché, ho dovuto confessare la triste verità.

Gli ho detto: “Guardi, sa qual è il mio problema? Io, durante la giornata, rido spesso. Di gusto. Grazie al cielo, a casa e al lavoro frequento solo persone divertenti. E quando rido mi fa malissimo”.
E lui, tutto serio: “Signora, ma lo sa che è la prima volta in 30 anni di carriera che qualcuno mi fa presente questo problema? Signora… per una decina di giorni… stia seria”.

Gli ho riso in faccia.

Stia seria? A me? Ma mi faccia il piacere….
E allora piantami un paletto nel petto e facciamo prima!!!

Solo che, a conti fatti… effettivamente se non rido è meglio.
Ma come si fa? Suggerimenti per vedere solo il lato triste delle cose? Forse dovrei solo pensare che se non si chiude bene la ferita, dovrò subire un intervento al viso in ospedale…

Eppure, oh! A me la faccia da funerale non viene mai!!

E ne conosco che ne conosco, che pare tutto il giorno, tutti i giorni, che gli sia morto il gatto e il cane a distanza di 5 minuti uno dall’altro!!!

Forse dovrei frequentarli di più. Voi ne conoscete persone così? A cosa pensano per non riuscire mai a farsi una risata, secondo voi?

Che abbiano ragione loro?

Ma, parliamone… si può essere già incarogniti di prima mattina, perché c’è umidità? O perché ci si è beccati 3 semafori rossi?  O perché son cadute due gocce d’acqua sul pavimento mentre ci si faceva la doccia? Si può?
Evidentemente sì…

Sapete che vi dico? Un intervento al viso non sarà poi sta gran cosa!!! La mia vita non la cambio!