27 giugno 2012

BREVE COME LA MESSA CANTATA

Pensavate che fossi morta?
Che fossi sprofondata agli inferi?
Che mi fossi squagliata sotto il sole di fine giugno, o sotto le fatiche della ristrutturazione?

Pensavate male, sono viva e vegeta, solo banalmente iperinfognata.

Vi voglio troppo bene per riempire le lacune che avete sulla mia vita, dal mio ultimo post ad oggi, e francamente mi servirebbe un intero week-end per provare a mettere tutto per iscritto. Ripeto, vi voglio troppo bene per farvi questo. Non ve lo meritate, in fondo.
Anche se quando leggo di qualcuna di voi che si sollazza in spiaggia o va a fare i giri in montagna o si trastulla in cucina... ecco... il diavoletto che è in me pensa che sarebbe proprio il caso di renderla partecipe delle mie sventure, così, giusto per rompere un po' i cojoni...

Scherzoooooo.

In brevissimo.
E sssssse, brevissimo è un superlativo che non mi appartiene.

In non troppo prolisso.

Sabato si sposa mio fratello. Evviva. Yuppie. Wow. Stica.
Mezzo parentado si trasferisce qui a nord per lui, l'altra metà si trasferirà per me, che non è che tutti si possono fare mille km all'anima del cactus due volte in due mesi!

Anche molti regali saranno limati. Tra la crisi, il viaggio da sostenere, e soprattutto la scusa buona che ci sposiamo a distanza troppo ravvicinata, già ci hanno preparato al peggio. Il fatto, poi, che io sia la seconda a convolare, ecco, non gioca certo a mio favore.
 
Ma chi se ne frega!! Finchè c'è la salute!!
E' vero.
E infatti io sono sull'orlo di un esaurimento nervoso.

Preciso subito, a scanso di equivoci, che sono felice e innamorata e che tutto va oltremodo bene tra me e il mio fututo sposo, siamo i cazzoni di sempre e questo ci tranquillizza.

Ci sono però un po' di cose che in questo momento vorrei fortissimamente demandare, decentralizzare, sbolognare insomma, e invece non posso, non possiamo perchè siamo soli in quest'avventura e o ce le smazziamo noi, o non le fa nessuno. 

La ristrutturazione mi sta levando 10 anni di vita. Fino a poco tempo fa credevo che chi si esaurisse avendo a che fare con i muratori fosse di per sè un po' sclerotico e rompipalle. Sì, lo pensavo, lo giuro. Credevo che a me, tollerante e minkja all'inverosimile, non potesse mai succedere.
E invece... ta taaaaa, mi sbagliavo alla grande.
Uno non vuole rompere le scatole, vuole 'disturbare' il lavoro degli artigiani il meno possibile, vuole dare fiducia alla loro libera iniziativa e vuole portare rispetto al sudore della loro fronte e ai calli delle loro mani.. ma dopo un po', pur volendo, non riesce più a farlo, perchè appena capiscono quanto sei buono, si prendono tutto il braccio. A me sono arrivati allo sterno, altro che braccio.

Sembra di avere a che fare coi bambini. Tu li vedi, sti giganti dalle spalle larghe, e vorresti spegnere il tuo cervello e fidarti del loro. Ma sbagli, fortissimamente sbagli. Arriva il momento che ti fottono. E se inizi a fare la voce non dico grossa, ma almeno robusta, fanno gli occhi da cerbiatto e dopo due minuti già si sono dimenticati di tutte le promesse.
La promessa che ho estorto è quella di finire SOLO due mesi dopo le loro previsioni. 
Sono crudele, lo so.
Ma se continuiamo di questo passo, mi sposerò e ancora non riuscirò a riprendere possesso della mia casa.

Comunque, a parte l'angolo del lamento, la casa sta venendo bene. Siamo solo stati stupidi, io ed SF, a credere che ci avrebbero consegnato tutto in un mese. Diventare grandi vuol dire anche questo.

In più, un mese e mezzo dopo aver prenotato l'abito da sposo per SF, il sarto ha chiamato per dire che quel tessuto non è più disponibile, e non ce ne sono altri simili, anzi proprio non ce ne sono altri. La faccenda ci puzza, ma oltre a smadonnare un po' (con tutto il rispetto per la Madonna) non abbiamo avuto il tempo di andare ad insultarlo perchè dovevamo andare ad ordinarne un altro.

Giusto per la cronaca, sia le bomboniere di seconda scelta che l'abito di seconda scelta sono MOLTO PIU' BELLI delle prime scelte, quindi il detto che non tutto il male vien per nuocere è verissimo, almeno nel nostro caso. Questo però non ci ha impedito di decantare alcuni versi sciolti di parolacce.

Abbiamo fissato il fotografo. Siamo stati nello studio di uno, e per due mesi non abbiamo avuto tempo di andare da nessun altro. Alla fine, per sfinimento, abbiamo deciso di confermare, così siamo tornati e lui, appena siamo entrati nel suo studio fotografico, ci ha chiesto: Ragazzi, posso chiedervi cosa vi ha spinto a scegliere me, fra tutti?
Ed io, stanca morta dal lavoro dell'ultimo mese che mi ha devastato, ho risposto: Perchè non abbiamo avuto tempo di vederne...
Al chè SF mi ha parlato sopra, dicendo che lui ci è sembrato il più affidabile, ma il tipo non si è mangiato la foglia, e guardandomi dritto negli occhi mi ha detto: diceva, scusi?
Ed io, con una faccia di bronzo che ora solo a pensarci non so da dove mi sia uscita, gli ho riaposto, SERIA: per la sua enorme professionalità e competenza, lei fa le foto migliori di tutti.

E, udite udite, mi ha creduto. O almeno così mi è sembrato. Chissà. Fatto sta che era contento marcio, gli rideva anche il naso. 
A volte rendere felice qualcuno è più semplice del previsto...
A volte mi chiedo da dove io riesca a recuperare certa prontezza di spirito, in un momento in cui la gaffes era assicurata.

Che altro vi posso raccontare?
Ah, abbiamo prenotato il viaggio di nozze in Marocco, abbiamo fatto i passaporti, abbiamo portato i documenti in comune e abbiamo fatto il 'discorsetto' col parroco, anche se questi ultimi due eventi sono successi in ordine inverso.
Il parroco ci ha chiesto 10 volte se fossimo lì solo per amore.

Ma ci hai visti, bello?
Se non fosse per amore, non staremmo mai e poi mai insieme! Ma questo è un commento che voi, che non ci avete mai visto, non potete capire. Vi lascio una punta di curiosità, così, giusto per tirarmela un pochino... :-)

In comune, davanti a noi, c'era una coppia formata da un ultranovantenne decrepito e una bella e formosa donna di ceppo slavo sulla cinquantina. Erano lì anche loro per le pubblicazioni. Anche loro si sposano per amore. Sì, perchè? Qualcuno di voi sta duibitando? Che malpensanti!

Al lavoro ho fatto orari devastanti per consegnare un progetto entro il 22 giugno. Dalle 7 di mattina alle 22 di sera, anche nel week-end, senza pausa pranzo, con un paio di pipì al giorno. Il numero di volte che uno va in bagno, secondo me, dice molte cose. Mi piacerebbe sapere il numero di volte che andate in bagno, quando siete al lavoro. Così, giusto per farmi un po' i fatti vostri, ma poi pensereste che sono un'impicciona, e mi scoccia. Se però volete dirmelo, sentitevi liberi! :-P 

In tutto questo delirio di emozioni, in cui uscivo dal lavoro la sera completamente cieca e incapace di intendere e di volere, e in cui non ho visto un fornello per più di 3 min al giorno, e in cui diventava pesante anche decidere se svoltare a destra o proseguire dritto in una strada in cui si poteva girare solo a sinistra, la complicazione di comprare il regalo e il vestito e gli accessori per il matrimonio di mio fratello è stato un peso non da poco. Alla fine ho preso due vestiti, uno nero che però la sposa aveva preventivamente vietato, e uno indaco che mi piace ma non mi convince del tutto. Ad oggi sono senza bracciale, e lo so che se paragonato ai problemi del mondo questa è una questione di scarsa importanza, ma andare con tutte le braccia nude mi scoccia non poco. Uffa. Mica sono un por.nodiva! 

Sarò bianca come un cencio. Avevo prenotato 4 lampade abbronzanti in 20 giorni, ma quando ho dovuto annullare anche il terzo appuntamento ho capito che non era una cosa che il destino aveva previsto per me. Pelle di luna, mi piace definire così il mio pallore.

Ed ora eccomi qui. SF parla al telefono di lavoro, chè un commercialista non stacca mai, ed io mi diletto a scrivere sul mio blog che ieri, per uno scherzo di google, era scomparso. 
Sembra che qualcuno abbia provato a violare il mio account. Esticactus!! Ma non avrete il mio scalpo, e soprattutto non avrete il mio blog!!!

Domattina arriva la cucina, lunedì è arrivato il mobile del soggiorno, la settimana prossima sarebbero voluti arrivare i miei genitori ma mancando i sanitari dubito che sarà fattibile. Mia madre ci teneva ad aiutarmi. Anche questa non è una cosa che il destino ha previsto per me, come le lampade abbronzanti.

Me ne farò una ragione, in fondo in qualche modo si risolverà tutto.

Anche se mi piacerebbe avere una sfera di cristallo per poter avere qualche anticipazione sul modo in cui questo avverrà.

Vi farò sapere, intanto vi abbraccio tutti, mi siete mancati!!