18 febbraio 2011

I SOLDI NON FANNO LA FELICITA'

Ammalarsi, si sa, non è bello.
Ma, diciamocelo francamente, stare due giorni a casa con pochi sintomi influenzali (se non fosse per la febbre e il gran senso di debolezza) e potersi divorare 350 pagine di un romanzo bellissimo che ha centrifugato l'anima, al calduccio del proprio letto, non ha prezzo.
Sentirsi liberi di piangere tutte le volte che si vuole, senza temere che in autobus qualcuno pensi che tu sia svalvolata e a casa la sera qualcuno pensi che tu non sia abbastanza equilibrata da diventare la madre dei suoi figli, anche questo vi giuro che non ha prezzo. (Anche se SF quando mi vede commuovermi per un libro o un film mi ama ancora di più per la mia sensibilità).
E poter ciondolare dal divano al letto al fornello al bagno al divano, con il pile sulle spalle tipo mantello di Zorro, il naso screpolato, le occhiaie da panda, le labbra supersecche, perennemente con una tazza di tisana bollente tra le mani, e poter passare davanti allo specchio del bagno e farsi un po' compassione e un po' schifo da soli ma senza preoccuparsi di mascherare quella faccia lì e quell'abbigliamento lì, nemmeno questo ha prezzo...
E sentirsi autorizzati a rimanere a guardare per minuti e minuti, dietro alla portafinestra della cucina, la pioggia che cade abbondante, incessante e regolare, mentre la pentola con la zuppa di legumi borbotta e borbotta e borbotta sul fuoco, senza sentire di star buttando nel cessus il proprio tempo, e anzi percependo chiaramente che ognuna di quelle gocce che cade dal cielo sta ripulendo i pensieri, sta allontanando i dubbi, sta sciacquando ogni singolo neurone, dando vita a nuove idee fresche e positive, e che la pentola sul fuoco ha un suono che mi ricorda la mia mamma e la cucina della mia infanzia e giovinezza e, in poche parole, il focolare, ditemi voi se tutto questo ha prezzo.
Ve lo dico io.
No.
 
Solo un cruccio.
Ho lasciato il blog abbandonato al suo destino, e l'ultimo post è uno scritto mediocre con argomento infimo che evoca immagini fetide... Che pena!
Ho pensato un po' alla morte. La solitudine porta a anche riflessioni che hanno bisogno di silenzio dell'anima per emergere.
La morte non te l'aspetti, non è che puoi sapere con certezza quando arriverà.
E, quando sopraggiunge, e tu non sei più qui, di te puoi aver lasciato una bella immagine, un buon ricordo, perchè hai fatto un ultimo gesto apprezzabile, perchè hai strappato un sorriso, perchè hai dato un abbraccio, perchè hai portato amore nella vita di qualcuno, oppure puoi lasciare un ricordo così così, un po' di me*rda, perchè non ti andava, in quegli ultimi momenti (che tu non sapevi essere gli ultimi) di sbatterti a fare qualcosa di più valoroso e degno di stima...
 
Il pensiero di avere il tempo per recuperare, per 'continuare' quello che si è iniziato, ci fa fare, secondo me, un sacco di caxxate. E non ci fa mettere la giusta attenzione in ogni singolo gesto compiuto.
 
Ci provo, eh, a vivere ogni istante come se fosse l'ultimo.... ma come si fa? Non sono mica tanto brava...
Voi siete bravi?
 
Cmq sono molto serena, nonostante questi pensieri un po' tetri... E sto anche meglio fisicamente. 
 
P.S.1 Mi siete mancati tantissimo.
 
P.S.2 Vorrei aprire un lungo dibattito su 'Venuto al mondo', questa storia mi ha DAVVERO coinvolto e sconvolto e fatto provare tutte le emozioni del mondo, (altro che libro cuscinetto!! Mi prenderei a calci da sola per il solo fatto di averlo pensato!!!), se non lo faccio è solo perchè non voglio rovinare il gusto a chi ancora deve leggerlo, ma sul serio comincerei a parlarne adesso e smetterei fra qualche giorno... Sono dragata da questa storia. Niente 'Fratelli Karamazov' oggi, sono svuotata e allo stesso tempo stracolma emotivamente. Ho iniziato 'La fattoria degli animali', ma sento che non ci sto con la testa... Con la testa, sono a Sarajevo...

20 commenti:

  1. Io ci penso spesso alla morte, fa parte della vita... anche se alla fine concludo sempre pensando che ci penso per sperare che arrivi il più tardi possibile...

    Bello leggere di te... non per scoraggiarti ma arriverà il tempo in cui nemmeno da malata potrai avere un po' di pace a casa.. ma questo lo sai pure tu, vero??

    Ti abbraccio, anche tu ci sei mancata.
    MammaMatta

    RispondiElimina
  2. ciao! come ti capisco, anche io sono con l'ennesima influenza del periodo, tanti strati di pile addosso, gli occhi cerchiati, il fazzoletto perennemente in mano...
    non l'ho letto "Venuto al mondo" (ancora), ma i libri della Mazzantini possono fare questo effetto (per me Non ti muovere)...

    RispondiElimina
  3. Ciao bella ammalata in via di guarigione. Beh goditi la pace casalinga.... anche per me.
    La morte, si ci penso, ci ho sempre pensato. Non in modo morboso, ma a volte penso al NON esistere. Quindi al non parlare, pensare, sentire, vedere. Il non esistere. E poi? dove si va, cosa si fa, chi s'incontra. Sono misteri che per ora non ho interesse a scoprire.

    RispondiElimina
  4. Io ci penso eccome alla morte, a volte la sensazione è così nitida che mi spavento ed un brivido corre giù per la schiena, tanto che lo devo allontanare da me immediatamente. Amo troppo la vita per accettare che possa finire ora (anche se so che sarebbe possibile). Ho sempre la supposizione che siccome si dice che quando è la tua ora vai comunque nel momento topico la natura farà in modo che io sia pronta, il destino farà si che io abbia fatto tutto in modo da essere in qualche modo ricordata....cosa ti avevo detto di "Venuto al mondo"??? Avevo o no ragione!!! Sapevo che ti sarebbe entrato dentro perchè conoscendoti anche solo attraverso queste pagine non potevo pensare fosse diversamente. Prendo in mano il libro e ti scrivo il passaggio che più mi è rimasto nel cuore, voglio vedere se ha colpito pure te!!! TVB e guarisci presto!!! ps: le coccole di SF sono la miglior medicina ricorda sempre!!!

    RispondiElimina
  5. a volte essere malati non è terribile, già solo sentirsi autorizzati a stare col pile per ore è una bella cosa!
    Io non sono brava a vivere ogni momento come fosse l'ultimo, però ci penso spesso e altrettanto spesso m'impegno a non sprecare tempo

    RispondiElimina
  6. Ahh, allora ti è piaciuto! Bene! Io ho adorato i personaggio sarajeviti, sia quelli principali sia quelli di contorno. E anche il padre di Gemma. Che impressione ti ha fatto Diego?!?

    RispondiElimina
  7. @Dolly:cara, parto da te perchè ho troppo bisogno di scriverne. Diego è un personaggio che ho amato quasi carnalmente per l'amore che riusciva a dare a Gemma, poi ho odiato ancora più carnalmente quando ha detto di aver fatto quello che aveva fatto, e poi, alla fine... Dio mio, ho pianto tutte le mie lacrime. Vorrei che fosse qui, accanto a me, adesso, vorrei che mi fotografasse... Vorrei vederlo nella sua sediolina, in stazione, quando dice che sta 'aspettando la vita'...
    A te perchè stava antipatico?
    Io l'ho detestato per parte del libro, ma antipatico proprio non direi....
    I personaggi sarajeviti sono meravigliosi, da Ante alla coppia di vecchietti biologi al mitico Gojko... TUTTI, tranne Aska, almeno fino ad un certo punto... Oddio oddio oddio, ne parlo e tremo...

    RispondiElimina
  8. @MammaMatta: tesoro, la mia vita non è emozionante, me ne rendo conto, ma è la vita di una persona semplice e onesta che cerca di godere delle piccole cose, quando ci riesce...
    Stare a casa non mi piace, l'ho già detto, però due giorni di riposo non sono male, puoi riprendere confidenza coi tuoi pensieri, sempre affannosi e vorticosi, e fare un po' il punto con quello che sei e che hai...
    C'era un tempo in cui la morte non mi faceva nessuna paura.
    Ora invece me ne fa tantissima, ci sono giorni che proprio il pensiero mi distrugge.
    Ma non mi lascio fregare, sapere che può arrivare da un momento all'altro mi spinge a provare a godermi il più possibile l'oggi.
    Ciao bella.

    RispondiElimina
  9. @Fra: quando leggerai 'Venuto al mondo' (e, sul serio, leggilo!!), preparati una nuova scorta di fazzolettini di carta, perchè può essere che tu ne abbia bisogno...
    La Mazzantini ha un modo di scrivere 'a scatti' che non mi convince, ma in certi momenti mi perfora direttamente l'anima... Ci era riuscita anche con 'non ti muovere', ma questa volta di più...

    RispondiElimina
  10. @Libby: oggi sono tornata al lavoro, sono rimasta a casa mercoledì e giovedì, ma oggi dovevo assolutamente finire delle cose e sto 'contagiando' un po' di gente...
    Io non penso alla morte in maniera ossessiva, anzi non ci penso mai, ma quando ci penso mi sembra di essere già morta e di guardarmi dal di fuori... E piango me stessa, la mia vita andata... Mi sembra di vedere il mio Amore, solo, triste, forse piango per lui, per quello che non sarò mai più, per i progetti mai realizzati...
    Non so, preferirei non pensarci, ecco!

    RispondiElimina
  11. @Merendina: avevi ragione sì, 'venuti al mondo' è delizioso, e ripeto, non tanto per lo stile di scrittura, che a livello razionale non mi piace, quanto per un non so che, completamente indescrivibile, che mi entra direttamente nell'anima. Fosse per me vi avrei scritto almeno 500 frasi che mi hanno colpito, ma mi devo contenere perchè non voglio togliere il gusto a chi lo leggerà. Dai, dimmi la tua frase, così ti dico onestamente se mi ha fatto rabbrividire o meno (ma sicuramente sì).
    Per quanto riguarda la morte, Merendina io ho il timore che non si possa mai essere davvero pronti, soprattutto non quando si ha qualcosa che ci tiene follemente legati alla vita, come l'amore di un uomo, di un figlio, di un ideale. L'amore, fondamentalmente, ci rende il pensiero della morte insopportabile. Con gli occhi lucidi, per ora ti saluto. TVB anch'io.
    P.S. SF è il grande amore della mia vita. Il solo fatto che mi sta accanto, è il dono più generoso che la vita mi abbia concesso.

    RispondiElimina
  12. @Vete: mi piace molto stare ammalata in solitudine (quando proprio non sono moribonda) perchè ho un certo pudore della malattia, o comunque delle situazioni in cui non sono al 100%. Mi spiace che qualcuno mi 'sopporti' così trascurata e malmessa, mi sembra sia un peso troppo oneroso per un'altra persona. Però poi penso a quanto sia bello e mi faccia sentire importante, però, prendermi cura del mio uomo quando è lui a non stare bene, e allora penso che anche SF sia felice di coccolarmi, di prendersi cura di me, di vedere queste mie 'debolezze'...
    Nemmeno io riesco a vivere ogni momento come se fosse l'ultimo, ma ogni tanto ci provo. Ci sono giornate in cui telefono a tutti i miei amici per sapere come stanno e per dire quanto io voglia bene loro, ci sono giornate che metto via ogni rancore verso chiunque e sono disposta a perdonare tutti coloro che mi hanno fatto del male, ci sono giornate in cui mi dedico a me perchè credo di meritarmi anch'io un po' di quell'affetto che in genere riverso sugli altri... Insomma, Vete, ci si prova a vivere bene. E, se si cade, ci si rialza. Forse è questo il segreto...

    RispondiElimina
  13. mio fratello crede moltissimo in questa frase: non è forte chi non cade mai, ma colui che si rialza dopo una caduta

    RispondiElimina
  14. @Vete: tuo fratello è un gran saggio. Che qualità ha colui che va sempre avanti sulla sua strada, senza aver mai avuto un impedimento ed essersi mai scontrato con un insuccesso? Questa ovviamente non deve essere una giustificazione per non impegnarsi, ma uno stimolo a non arrendersi.

    RispondiElimina
  15. e a mettersi in discussione di tanto in tanto...

    RispondiElimina
  16. Santissime parole.
    Oggi stiamo facendo della gran filosofia...

    RispondiElimina
  17. Buon lunedì! Rispondo alla domanda: non mi piaceva Diego come personaggio, troppo "foglia al vento" per i miei gusti, quello che faceva di buono l' ha fatto solo grazie alla sua donna, ma non aveva senso critico e infatti a causa di lei si è trovato in quella spirale mortale. Certo nell' economia del libro era perfetto!

    RispondiElimina
  18. @Dolly: Ciao, buon lunedì anche a te, e grazie della risposta a cui tenevo particolarmente. A dire il vero io non ho trovato Diego affatto "foglia al vento", anzi l'ho trovato perfettamente coerente dall'inizio alla fine. Lui era devotamente innamorato della sua donna, e per lei (per accontentarla e per renderla soddisfatta) avrebbe fatto qualsiasi cosa. E poi rinuncia a tutto per andare a vivere nel posto in cui vive lei, mentre il 99% delle volte so che sono le donne a rinunciare a sogni e ambizioni (e luoghi d'origine...) per amore. Piuttosto, io ho sempre percepito che lui amasse lei molto più di quanto lei amasse lui. Lei mi è stata antipatica spesso, incapace di accettare il suo destino. Lui l'avrebbe amata lo stesso, lui non ha mai smesso di amarla comunque... Nell'economia del libro, lui e lei erano perfetti insieme, perchè se lei non si fosse accanita tanto, o se lui fosse stato più risoluto, ci sarebbero state almeno 250 pagine in meno di storia... :)

    RispondiElimina
  19. io sono piangiona, dammi un libro, uno qualsiasi..e stai sicura che almeno un paio di lacrime scendono! cerco di coprirmi e non farmi sgammare dal mio Amore, ma mi sente tirare su col naso quindi sono fottuta ahahahah!! capita di pensarci alla morte, soprattutto dopo i lutti dello scorso anno, ma cerco di distrarmi subito..mi prende un magone indescrivibile se penso che magari potrebbe succedere qualcosa al mio Amore, a mia sorella o ai miei genitori..non voglio e non posso stare senza di loro. preferirei succedesse qualcosa a me (ovviamente facendo corna e spergiuri)!

    RispondiElimina
  20. Mika, io in genere con i libri non piango spesso. Con i film, sono un rubinetto aperto, ma il linguaggio scritto mi procura tutte le emozioni tranne, in genere, il pianto. Questa volta, come credo si sia capito, non è stato così! :-( Chissà quali corde mi ha toccato...
    Io alla morte non devo pensare, specie a quella delle persone che amo, perchè altrimenti la sofferenza che provo è identica a quella che proverei se il fattaccio succedesse davvero, e una persona rischio di piangerla troppe volte. E invece le persone vanno vissute al 100%...
    E sono d'accordo con te, il pensiero che una disgrazia capiti a me è meno doloroso (sempre facendo i dovuti scongiuri!!!).

    RispondiElimina