15 novembre 2011

OGNI PROMESSA E' DEBITO

Ogni promessa è debito, come disse il saggio.
Vi ho promesso un post sulle vecchiette che spingono per uscire dall'autobus prima ancora che le porte si siano aperte, ed è tutta la notte che penso a cosa scrivervi. Che io mantengo la parola, altroché. Io vi assicuro che non ho chiuso occhio nemmeno per un minuto, perché in effetti il pensiero era di quelli che toglie il respiro e (giustappunto) il sonno.

Che poi non so come sia potuto succedere, ma mi sono trovata sulla costiera amalfitana a correre con le anatre, per chilometri e chilometri. E considerando che le uniche corse che faccio sono quelle per non perdere l’autobus (e nemmeno sempre, a volte lo faccio andare e aspetto il successivo) capirete come io sia stanca stamattina. Ora Only sverrà, lo so. Preparatele i sali… (ahahah)

Che dire? L’autobus è il posto in cui passo 4 ore al giorno, e di umanità ne ho viste tantissime. Da quando ho l’ipod, in effetti, perdo gran parte del divertimento, perché con la mia musica nelle orecchie non riesco più ad origliare (mio malgrado, sia chiaro!) i discorsi della gente, anche se qualcuno al telefono strilla così tanto che riesce a farsi sentire benissimo…
Però, non avendo il sonoro delle conversazioni, riesco a prestare maggiore attenzione alla mimica, alle espressioni del volto, alla gestualità delle mani. E spesso mi costruisco nella mente intere conversazioni di cui giurerei di aver capito tutto, pur non avendo inteso nemmeno una sillaba. E questo, a prescindere dalla nazionalità delle cavie dei miei esperimenti…

Quelli che mi danno minore soddisfazione però sono i nordeuropei, che non muovono le mani manco a pagarli. E anche a mimica facciale sono messi male, il massimo della partecipazione viene espressa da piccoli sorrisini timidi. Mi devo esercitare meglio con gli impercettibili movimenti del bulbo oculare…
Il corso base dell’interpretazione dei gesti, a mio avviso, è dato dagli africani, anche se il fatto che strillino anche per dire “ciao” dà sempre a chi li guarda l’impressione che siano sul punto di litigare con qualcuno… Ma diciamo che se si stanno divertendo non riescono proprio a nasconderlo… E nemmeno, ovvio, se stanno litigando.

Le vecchiette invece sono silenziose. Certo, non quelle sorde, ma mediamente si fanno i fatti loro. A volte attaccano a parlarmi anche se ho le cuffiette nelle orecchie, e me ne accorgo dopo un tempo imprecisato, ma solo perché mi sento un po’ osservata… E infatti in quei casi aspettano una risposta che faccio fatica a dare. Metto su la faccia dell’idiota, e chiedo di ripetere liberandomi un orecchio. La faccia dell’idiota in questi casi mi riesce benissimo.

Qualche giorno fa una vecchietta mi ha commosso tantissimo.
Diceva di sentirsi sola, che stava male ma non voleva dare disturbo ai figli che lavorano tanto e sono sempre impegnati. Aveva preso una botta in testa, pensate, andando a pulire casa del figlio e della nuora, e adesso stava andando al pronto soccorso in autobus da sola perché non aveva i soldi per il taxi…
Poi il figlio ha chiamato, e lei non ha fatto parola della ferita che aveva sulla testa, gli ha detto che andava tutto bene e che stava tornando a casa… E, quando ha messo giù, ha colto nel mio sguardo un certo rimprovero per non aver avvisato il figlio del suo stato di salute, e lei mi ha detto, con gli occhi umidi, che solo una madre può capire cosa si prova a sapere che i figli sono preoccupati per i loro genitori. Una madre è madre fino alla morte. Una madre protegge. Una madre risolve i problemi, non ne dà.

E ho pensato ai miei genitori, soli a più di 800 km di distanza da me e da mio fratello, con l’età che avanza.

Ci sentiamo tutti i giorni, ma a Natale dell’anno scorso mi hanno detto che in settembre, quindi più di tre mesi prima, avevano subito uno scippo violento ad opera di un balordo che li aveva scaraventati in terra per prendere la borsetta di mia madre, a braccetto con mio padre, di mattina, in centro. Non si erano fatti niente di grave, a parte qualche livido e qualche botta (per fortuna!), ma da allora mio padre accusava tremori alle mani e mia madre non riusciva più a dormire senza incubi.
E non avevano detto niente né a me, né a mio fratello!! E ci sentiamo tutti i giorni!!
Mi sono arrabbiata moltissimo, pensando (anche questa volta, lo so è un mio difetto) a quante altre cose ci hanno tenuto nascoste per proteggerci, ma in tal modo sentendosi sempre più soli e abbandonati… Poveri…

Quella vecchietta sull’autobus mi ha riportato su il ricordo di questo episodio, e mi ha fatto, come al solito, riflettere.
Tutta la vita mi fa riflettere, tutti gli incontri mi spingono a capire, nulla secondo me avviene per caso, soprattutto gli incontri.

Le ho chiesto se gradiva che l’accompagnassi io al pronto soccorso, che ero preoccupata che ci andasse sola, mi ha preso le mani e guardandomi negli occhi (umidi i suoi, umidi i miei) mi ha detto che secondo lei Dio non esiste, ma gli angeli sì. E l’ho accompagnata, tenendola per mano tutto il tempo. Era così smarrita…
Io non avevo potuto esserci quando i miei genitori sono stati portati al pronto soccorso dopo lo scippo, ma in quel momento potevo fare qualcosa. E so per certo che accanto a loro c’è stato qualcuno, un passante senz’altro, che si è preso cura di loro, ha chiamato l’ambulanza, li ha tirati su e ha fatto loro compagnia in ospedale.

Le energie si scambiano.
Le buone come le cattive, ma potendo scegliere preferisco che si scambino le buone, sono ancora così stupida da volerlo credere, e adoperarmi affinché almeno da parte mia sia così.

E poi ci sono le vecchiette che appena l’autobus si ferma iniziano a spingere per scendere, senza verificare se le porte si siano aperte. E io vorrei pure far circolare energia positiva e aiutarle nel loro intento, ma dopo un paio di volte che mi sono spiaccicata ho inteso che forse erano loro nel torto, e che dalla porta chiusa non si riusciva a passare…
E poi ho capito. L’ho capito stanotte, mentre sudavo gareggiando con le anatre lungo tutta la costiera amalfitana e gettavo un gran sudore.
Le vecchiette non sono incattivite con la vita, mi spingono per il semplice motivo (validissimo) che io sono troppo alta, e loro, porelle,  non vedono se la porta sia già aperta o meno.

Bene, finalmente posso recuperare il sonno perduto.
Buonanott… ehm.. buona giornata a tutti!

14 commenti:

  1. Non ho parole giuro, non serve aggiungere altro, mi hai fatto commuovere ed ora anche i miei di occhi sono umidi.....

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  2. @Mere: anche tu mi hai fatto commuovere col tuo... Ti abbraccio straforte.

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  3. Sulla cosa dei genitori lontani oh come ti capisco! Li vedo invecchiare e se succede qualcosa non me lo dicono. L'anno scorso mio padre era caduto da una scala e si era rotto il braccio, a me lo dissero due giorni dopo. MIo fratello mannaggia a lui che vive con loro non mi aveva avvertito. Motivo: eh ma tanto da là che cosa puoi fare? Questa cosa mi ha fatto soffrire tantissimo.
    Hai fatto bene ad accompagnare la vecchietta, il bene torna sempre indietro

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  4. Oddio... sto post è tra il commovente e il divertente, non so quale delle due sensazioni sia più forte ora... sorrido che è una via di mezzo va'!

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  5. @Vete: sì, sono sicura che in molte si trovino nella mia stessa situazione... Non è facile vedere i genitori che invecchiano, nemmeno standoci accanto, pensa un po' stando lontani...
    Io credo di aver fatto bene, più che altro mi piacerebbe che, se un giorno dovessi aver bisogno di un aiuto io o qualcuno che amo (o qualcuno in genere, in effetti) ci sia sempre qualcuno che, memore del bene ricevuto, provveda a ricambiarlo, anche se non direttamente a chi gliel'ha fatto.
    Speriamo di aver ragione!

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  6. @Libby: ahahah, sorridi, che è meglio. Sono più contenta! :)

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  7. Sono senza parole al momento.....un post pieno di sfumature emotive diverse.....anch'io non so se è piu forte l'ironia o la commozione per la vecchietta proprio come libby...cosi stavolta ti faccio i complimenti geme....proprio un bel post!

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  8. bellissimo post! Mi hai divertita, ma anche tanto commossa. Quanto sono vere le parole della vecchietta. Una madre dovrebbe poter fare sempre la madre. Tu sei stata davvero un angelo con lei :-)

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  9. Bllissimo questo post! Lacrime,sorrisi e riflessioni.
    Sei una bella persona.
    Baciuzzi.

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  10. Che dirti? Che se le persone fossero tutte come te.... non aggiungo altro.

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  11. .. posso dire solo una cosa, secondo me sei proprio una bella persona :)

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  12. @Grazie a tutte.
    Ma non sono sempre bella.
    Quando mi imbufalisco, statemi lontane tutte...
    Ahahahahahah

    :-)

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  13. Bellissimo questo post davvero, molto umano, molto vero... molto "materno". :)
    Anch'io una volta ho aiutato una signora anziana...era inciampata e caduta camminando sul marciapiedi..io ero in auto, ho bloccato subito e sono scesa ad aiutarla...Lei era stupita che qualcuno si fosse fermato ad aiutarla, coraggiosamente si era tirata su da sola... :-/ purtroppo oggi come oggi il senso sociale e' davvero ridotto ai minimi termini forse perche' tanta gente e' spaventata di dare una mano, pensa sempre alla cattiveria che puo' trovare...e invece bisognerebbe anche pensare che si puo' trovare della bonta' d'animo... Come quello che hai avuto tu !!! Baci

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  14. @Grazie cara.
    Non so, ho l'impressione che sembri un post autocelebrativo, e la cosa non mi fa molto piacere.
    Però se qualcuno si è emozionato, ecco questa è una cosa positiva, e mi basta.

    Vorrei però che arrivasse il messaggio più importante: siamo tutti soli su questa terra, e a volte darsi una mano in maniera disinteressata è un modo per far sì che non si perda la speranza che le cose buone, prima o poi, possono capitare a tutti anche in un momento in cui sembra andare tutto storto.
    ... che sembra una frase sciocca, ma è quello che penso...

    Quello che manca, in tantissima gente, è la speranza nel domani...

    Bacioni!

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