Ieri sera, tornata a casa dopo un’ora e mezzo di yoga matto e dispetatissimo, e quindi con tutti i muscoli allungati e le articolazioni disarticolate, ho fatto l’unica cosa al mondo che proprio non si dovrebbe fare.
Sono sprofondata nel divano.
Ero sola.
Sola e sciolta.
Il divano non so se lo sappiate già ma incricca tutti i muscoli.
Ecco, sono affondata nel divano, poi mi sono alzata e mi sono fatta una tisana al finocchio, e poi mi sono rituffata e ho acceso la TV.
No, sto mentendo. Nell’ordine, sono entrata, ho acceso il riscaldamento, mi sono lavata le mani, ho fatto pipì, mi sono rilavata le mani, mi sono tolta le scarpe, mi sono tolta tutto il resto, mi sono messa una tuta calda e le ciabattine turchesi, e mi sono tuffata sul divano, copertina alla mano. Poi mi sono alzata… (e il resto lo sapete già).
Avevo proprio voglia di dormire. Erano le 21.30, ma sarei andata volentieri a letto.
Quando c’è SF, il suo viso e il suo sorriso mi riempiono di energie, e riesco a reggere anche fino alle 23.30 o più prima di crollare dal sonno!!!
Quando lui non c’è, lascio libero sfogo al mio bisogno primario in assoluto: DORMIRE.
Quindi ero già lì che pregustavo di finire di bere la tisana e andare a letto, quando, facendo zapping disinteressato nei 200 canali del digitale terrestre, mi sono imbattuta in lui.
Il caro, vecchio ma all’epoca giovane, Nanni Moretti, in una delle prime scene del film ‘Bianca’, che adoro.
A dire il vero adoro sia Nanni che i suoi vecchi film, non finisce mai di stupirmi e divertirmi, secondo me i suoi personaggi sono geniali.
E così una serata che era partita con la previsione di annoiarmi un po’ e andare a dormire presto, si è rinvigorita con questo bel regalo che ha voluto farmi La7d. GRAZIE!!
Se non avete visto il film e volete vederlo, INTERROMPETE QUI LA LETTURA.
Non so se conosciate già la trama del film, in caso potete leggerla qui , quello di cui volevo parlarvi è la mania del protagonista, Michele, di osservare ossessivamente le coppie di innamorati accanto a lui (ma anche semplicemente quelle incrociate per strada, al parco, o in spiaggia) e cercare di indovinare, da un dettaglio o una parola o un look (e soprattutto dal tipo di scarpe indossate) se quella coppia è affiatata o se se la stanno solo raccontando.
E se per lui la coppia è unita, deve rimanere unita per sempre. Non esistono motivi di allontanamento, non esiste che si alzi la voce nemmeno per una discussione, non esiste che si frequenti altra gente.
L’amore dev’essere PURO e totale, una persona deve appartenere integralmente all’altra, e non ci devono essere fantasmi del passato o dubbi o screzi di alcuna sorta.
E infatti, quando instaura un tentativo di relazione con Laura Morante, dopo poco la lascia, con queste parole: ‘
-Non è giusto che noi continuiamo a vederci. Io magari sarò imperfetto,
però voglio essere coerente: non ci dobbiamo più vedere. Mai più. -Ma perché? -La felicità è una cosa seria, no? Ecco, allora: se c'è, dev'essere assoluta. -E che vuoi dire? -Vuol dire senza ombre, senza pena. E difficile per tutti, per me invece è
impossibile: forse non ci sono abituato. |
E il dialogo continua con -Tu sei pazzo!
-E non sono pazzi quelli che accettano tutto? Io almeno dico "questo è sano,
questo è malato", "questo è bello oppure è brutto", "qui c'è il bene,
qui c'è il male". |
Ve la faccio breve. Nell’ultimo monologo, nella scena in cui lui si consegna alla polizia, c’è tutta l’essenza del film (che vi consiglio fortemente di vedere, nel caso non l’aveste capito…)
-Sono io quello che cerca, [...] sono stato io.
-Ma perché? Erano suoi amici, che cosa Le avevano fatto?
-Mi avevano deluso. Gli amici ti deludono, la gente normale no. A me piacciono le coppie felici. Io li aiuto, li indirizzo sulla strada giusta, gli dò consigli. Però non li seguo più quando fanno quegli errori così stupidi. Cominciano a dirsi le bugie, poi si separano, poi ritornano a stare insieme. Però è troppo tardi, perché ormai sono feriti... e cattivi... e allora non li voglio più vedere. Una volta era più facile giudicare. Come con le scarpe: c'erano solo alcuni modelli, molto caratterizzati; erano quel tipo di scarpa e basta. Ora invece tutto è più confuso, uno stile si è intrecciato a un altro: le cose non sono più nette.
-No, scusi, stavamo parlando dei suoi amici...
-Sì, gli amici non possono comportarsi così.
-Perché io mica divento amico del primo che incontro. Io decido di voler bene, scelgo. E quando scelgo, è per sempre.
(Tutte le frasi più celebri del film sono racchiuse qui, potete dare un’occhiata per capire il surrealismo dei discorsi).
******** ORA POTETE RICOMINCIARE A LEGGERE ********
Allora, di cosa volevo parlare con voi?
Non della relazione perfetta, o della felicità assoluta e senza macchia, chè chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Voglio parlare del fatto che anch’io, come il protagonista Michele Apicella, non sopporto di sapere che alcune coppie di amici, che marchio come ‘felici e innamorate’, all’improvviso (per me) scoppino.
Non reggo le separazioni altrui, specie se sono amica di entrambi. Ma anche se sono amica solo di uno dei due. E a volte, onestamente, anche se non sono amica di nessuno dei due…
Ci sono coppie che riconosco come solide. E non dal tipo di scarpe che indossano, o dai dettagli su cui si fermava Michele… No.
Io “sento” che alcune persone si amano.
Forse me l’invento, forse mi piace pensarlo, forse io stessa ho bisogno di crederci per me, per non dover ammettere che si tratti, nel 99% delle relazioni, di rapporti basati su opportunismo/abitudine/teoriadelmenopeggio.
Ma continuo a voler pensare che sia vero che l’amore esiste, lo stesso amore che so di provare io.
E quando scopro che qualcosa si è rotto, che due persone all’apparenza indivisibili si separano, soffro. Anche se, oggettivamente, non me ne dovrebbe fregare niente.
Ovviamente non ho ancora ucciso nessuno per questo… Lo scrivo nel caso qualcuno mi stesse intercettando… :-)
Però ecco, è così.
L’esperienza mi ha insegnato che per ogni storia che finisce, ce n’è una pronta a rinascere se si lascia il cuore aperto e pronto ad accoglierlo, ma questa è un’altra storia.
Voi come vivete le separazioni di persone che conoscete, o che comunque credete siano felicemente innamorati?
Avete anche voi delle coppie ‘preferite’, su cui puntereste tutto, e per cui siete arrivati a dire ‘No, se si mollano loro, è la fine..’ ?
Da cosa capite che due persone si amano davvero?
Parlo di vita reale… Il mondo blog lo lascerei da parte, dato che qui abbiamo sempre solo una versione della realtà, e molto spesso è distorta (e comunque limitata, e comunque spesso leggiamo solo quello che vogliamo leggere, e non siamo nemmeno capaci di spiegarci bene)…
Oggi va un po’ così…
Una coppia di amici che credevo solida, si è mollata all’inizio del mese per colpa della distanza… e una coppia di amici che secondo me proprio non funziona è tornata insieme dopo una separazione di 15 giorni.
Io non c’entro niente in nessuno dei due casi, eh!
Entrambe le notizie le ho scoperte stamattina…
E comunque, alla fine, ieri sera sono andata a letto alle 23.15...
E ho dormito meravigliosamente sette ore e mezzo!
Grazie, Nanni.