22 ottobre 2014

COME PUO' UN CUORE...

Se un giorno non sapete che fare, la vita vi fa schifo, vi sentite senza stimoli e la noia vi attanaglia…. ecco, vi consiglio un paio d’ore in sala d’aspetto in un ospedale pediatrico.
Vi assicuro che, come per incanto, la vostra vita comincerà a sembrarvi perfetta, e non vedrete l’ora di tornarvici.

Ieri ho portato Fabio a fare una serie di esami a causa delle sue frequenti bronchiti, l’inverno scorso, e di un episodio di bronchite asmatica in settembre.
Tra le altre cose, mi è stato prescritto il test del sudore, che fino a quel momento non avevo la benché minima idea di cosa fosse né a cosa servisse.
Serve per diagnosticare (o scongiurare) la fibrosi cistica, una malattia genetica di cui non intendo parlare in questa sede perché non riuscirei a trovare le parole giuste…
Nel lasso di tempo tra la prenotazione di questo esame, e il momento in cui mi hanno dato il referto (NEGATIVO, grazie al cielo!), praticamente ho vissuto con un peso sullo stomaco che solo una mamma può capire.
L’idea che un figlio possa avere una malattia grave è la più devastante per la mente di un genitore.
Oggi sto meglio, ma le immagini di quei bimbi malati, paralizzati, deformi, rachitici, che mi sono passati davanti ieri mattina, mentre il mio bambino giocava con le costruzioni, fanno fatica ad abbandonarmi.
Come si può stare accanto ad un figlio malato nel modo giusto, senza crollare?
Da cosa si prende la forza?
Da credente, potrei dire che è Dio a permettere a tanti genitori e a tanti bambini di affrontare una vita del genere in maniera dignitosa.
Ma allora perché ho ingoiato le lacrime, ieri, tutta la mattina, e ancora oggi al solo pensiero mi si blocca il respiro in gola?
Come può il cuore sopportare un dolore così infinitamente grande?
Come?
Oggi vado a togliere i punti in bocca, potrei ridere ridere ridere, ma in realtà mica ne ho voglia…..

10 commenti:

  1. Mi dispiace che tu abbia trovato questo modo per star seria e non ridere. La forza di una mamma, secondo me, principalmente in Dio, per chi è credente, e nella speranza....

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    1. Sì, solo Dio può dare la forza, perchè altrimenti non si saprebbe a cosa appigliarsi. L'amore di una mamma (e anche di un papà, ne ho visti tanti...) è infinito, ma in certi casi un sostegno credo che sia indispensabile.
      Che tenerezza facevano quei visini..... Al solo pensarci, a distanza di due giorni, e ancora mi viene da piangere... :-(

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  2. Ciao Little Rumor. Credo, per esperienza personale, che si possa sopportare un dolore così grande solo:
    1) ricordandoci di chi ci sta attorno ed uscire così dalla cappa dolore che é scesa su noi e ci attornia.
    2) affidandosi a ciò in cui si crede (qualunque sia la religione o la propria credenza)
    L'amore é infinito, vero, ma in certi casi ha bisogno di un sostegno per andar avanti. Hai ragione :)
    Son contento che l'esame sia andato bene!
    Un abbraccio con affetto bye Berty
    P.S. ho sempre le dita incrociate, finchè non hai tolto i punti...a parte quando scrivo ;)

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    1. Ultimo punto, tolto.
      Devo stare ancora attenta agli sforzi, ma direi che anche la mia vicenda si è risolta. Evviva.

      Per favore, slega un po' quelle dita che secondo me ti si è bloccata la circolazione del sangue! E cmq grazie, senza il tuo supporto non ce l'avrei fatta.................... :P

      Per quello che dici sul dolore, hai detto una cosa importantissima: ricordarsi di chi abbiamo intorno. A volte ci si chiude nella tristezza e nella solitudine, e invece c'è gente che può alleviare in qualche modo la sofferenza, e aiutarci ad andare avanti.
      Grazie per questo spunto.

      Baci.

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  3. ti abbraccio stretta e se proprio non puoi sorridere, puoi tirare fuori un sospiro di sollievo perchè questo esame è risultato negativo.
    Un abbraccio virtuale a tutte le mamme che devono affrontare ogni giorno una malattia e fanno del loro meglio, per i loro cuccioli.

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    1. Ieri sono tornata a prendere i referti delle analisi del sangue. Mio figlio è come me... carente di ferro, ma per lo meno al momento non risulta essere allergico, quindi bene così. In reparto, mentre aspettavo di far vedere i referti allo specialista, ho tenuto la testa bassa. Mani in tasca, testa bassa, e musica nelle orecchie. Sono uscita da lì dopo mezz'ora felice di non essermi imbattuta in nessuno che potesse farmi ripiombare nello sconforto della volta scorsa.

      E quando avevo ormai abbassato la guardia.. cosa è successo? Che nel parcheggio stavano tirando fuori da una macchina un ragazzino di una decina d'anni... povero... su una barella... tutto storto...
      E mi sono fatta piangendo il tragitto dall'optedale al lavoro...
      Tanto che sono rientrata in ufficio, e hanno pensato che i referti avessero fatto emergere qualche problema a mio figlio...
      No, mio figlio sta bene.
      Ma qualche altra mamma non può dire lo stesso... :(

      Accetto l'abbraccio, tutti i genitori del mondo vanno incoraggiati, ma quelli con figli malati hanno già prenotato un posto speciale in paradiso...

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  4. Ehi... :) Che stupido a non aver pensato che forse avevi ricominciato a scrivere. Per fortuna la ruggine mi ha dato una mano. Grazie :)
    Impossibile, sempre, commentare quello che scrivi. Sia che sia toccante e profondo, sia che viaggi sull'onda del Signora stia seria. Stavolta lascerò i sassolini, come Pollicino :)
    a presto

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    1. Ionni Ionni Ionni... sei sempre il solito!! Mi sa che non ti ho mai chiamato Ionni, solo che mentre lo scrivo mi scappa da ridere.. Oh, quando scappa scappa, che ce posso fa'? :)
      Non so se ho ricominciato a scrivere, sto togliendo anch'io non Ruggine, ma sicuramente ragnatele enormi. Nono sono a dire il vero nemmeno sicura di saper ancora scrivere, anche se sono molto fiera di non parlare al mio bambino come una lobotomizzata, quindi è facile che quando Fabio inizierà a parlare sappia già almeno i congiuntivi e il nome corretto delle cose. :)
      Ionni, Ionni, Ionni.. ok ok, la pianto!
      Sai perchè è impossibile commentare quello che scrivo, perchè ho scritto due post oggettivamente incommentabili, in cui volevo solo, come dire, riprendere confidenza coi miei affezionati lettori. Lettori, come fate ad essere lettori di una che non scrive??? Ahahahah
      Mi sono entrati due sassolini nelle scarpe, mannaggia a te! Sai che faccio? Oggi cammino scalza..........

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  5. ora, da mamma, so che davvero darei un braccio pur di non far soffrire mio figlio. Non so come si possa sopportare altrimenti... per fortuna voi state bene

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    1. Ma infatti, cara Vete... Uno mediamente immagina che avere a che fare con una persona malata gravemente possa creare un certo disagio.. ma quando si diventa mamme, e si pensa che una cosa del genere possa accadere a tuo figlio... la testa esplode!!!
      Sì, noi stiamo bene, e oggi ho preso anche i referti delle analisi del sangue. A parte un po' di carenza di ferro, direi che vada tutto alla grande.
      Evvivaaaaa :)

      Tu come stai? Ho visto che non aggiorni il tuo blog da un po'...

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