I lavori di
ristrutturazione in casa sono come le ciliegie, parti che vuoi giusto
assaggiarne una, e ti ritrovi a fare indigestione. L’unica differenza è il
prezzo delle ciliegie, che in fondo, per quanto care possano essere, non
arriveranno MAI al prezzo da pagare ad un’impresa edile. “Impresa” è proprio la
parola giusta a cui penso quando mi rendo conto di quello che sta succedendo a
casa mia. L’impresta TITANICA di rifare praticamente tutto nuovo.
Ma partiamo
dall’inizio.
Nel lontano
settembre 2008, tre o quattro giorni prima del crack delle borse mondiali, la
vostra PRxT andava a firmare il rogito per l’acquisto della sua prima casa,
vecchiotta e piccola, ma preziosissima per lei.
Entusiasmo
alle stelle. Mutuo ventennale, ma tutto a mio carico, senza garanti e senza
aiuti da parte di nessuno. Non è vero, mio fratello mi ha prestato quindicimila
euro che gli ho restituito nel minor
tempo possibile (anche con gli interessi, come ringraziamento per la sua
gentilezza (e abbiamo anche litigato perché non voleva gli interessi..)), ma
diciamo che ho fatto tutto con i risparmi di 8 anni di lavoro, rimanendo poi praticamente in mutande. Alla fine dei giochi,
dopo il trasloco, nel conto corrente avevo solo 50 euro. Visto che mi ero
svenata per l’acquisto della casa, per i mobili non avevo a disposizione
nemmeno un centesimo.
Pertanto,
come soluzione temporanea, ho deciso (decisione facilissima, a dire il vero) di
non spendere nulla né per la ristrutturazione, né per i mobili. Mi sono
arrangiata con tutto quello che c’era già dentro, e considerando che ci viveva
un vecchietto di 85 anni, vedovo da 20, vi lascio immaginare il look della mia
casa. L’idea era che, appena possibile, avrei fatto qualche lavoro e avrei
comprato qualche mobile nuovo.
In
alternativa, l’idea di riserva era che, al momento del matrimonio, saremmo
stati così ricchi da vendere la mia casa e comprarne una NOSTRA più grande e
più nuova in cui sbizzarrirci con l’arredamento e gli accessori.
Sì.
Certo.
Diciamo che
da settembre 2008 ad oggi non è che sia passato così tanto tempo… Di essere
diventati ricchi, non se ne parla… Per il matrimonio se ne andranno una cioppa di
soldi… Ho dovuto restituire i soldini a mio fratello… Quindi…
Quindi
abbiamo deciso di rimanere a vivere a casa mia, ma di fare comunque qualche
lavorino minimo come auspicio per la nostra nuova vita insieme. Tra l’altro,
col fatto che SF ha una casa in affitto, io mi sono trasferita da lui una
settimana fa, in attesa che gli artigiani facciano ciò che devono fare…
Ma cosa
devono fare?
Eravamo
partiti con l’idea di fare SOLO il bagno, poi si è aggiunto l’impianto
elettrico (che non è a norma), poi tutto l’impianto idraulico, poi di buttar
giù tutte le piastrelle di rivestimento della cucina, poi di mettere la porta a
muro in cucina, poi di mettere il parquet nelle due camere, poi di fare il
controsoffitto in corridoio…
Ieri sera
ho consegnato le chiavi al muratore capo, e mentre guardavo la mia casetta così
vuota (dato che ho praticamente traslocato) mi è venuta la irrefrenabile voglia
di cambiare anche il pavimento di cucina e corridoio, che mi fa oggettivamente
ca.gare. Tra l’altro sogno un pavimento uguale in tutte le stanze, quindi il
parquet andrebbe a farsi friggere (sebbene il muratore dica che ormai il
parquet si possa mettere ovunque.. ma io non mi fido); il muratore mentre
dicevo che volevo rifare tutto il pavimento della casa mi ha guardato manco
fossi una pazza furiosa, al che gli ho chiesto cosa gli passasse per la testa,
e sorridendo mi ha risposto: “Mi chiedo come sia possibile che tu ci abbia
messo tanto tempo a prendere questa decisione”.
Eh,
fratello carissimo. Come mai? Ma porc!!
Nel
frattempo ci trasferiamo in bagno, gli dico un po’ di cose, e mi fa: “E la
caldaia non la vuoi cambiare, è vecchissima!!”. Eheheh, lo so che è
vecchissima, ma funziona. E so pure che non è bella, ma funziona. E non è tanto
che funzioni, il fatto, quanto che quella nuova costa.
E, infido,
mi sussurra: “Hai scelto un rivestimento così carino… che peccato per questa
caldaia…”. Ahhhhhhhh. Tiro un sospirone, e usciamo dal bagno. Vedo il suo
collega che guarda in un punto che i sembrava il vuoto, e mi sento tranquilla
nel chiedere a cosa stesse pensando.
“Alle porte”,
mi fa. “Sono vecchie.”
Son saltata
su: “Ehi, basta così! Il prossimo che dice una parola, si becca un cazzotto in
faccia!”.
E infatti
nessuno ha fiatato più, a volte con la dolcezza si ottiene tutto, a volte
invece bisogna essere più aggressivi!
Stasera
passo da casa a vedere cosa stanno facendo, e a chiedere a capo chino il
preventivo per il pavimento e la caldaia. Ma tanto già lo so che sto facendo il
passo più lungo della gamba.
Già lo so
che faremo come con la Focus.. che poi alla fine abbiamo preso la Fiesta. O
come la Veneta Cucine, che alla fine abbiamo preso la Mondo Convenienza.
Io sono
felicissima di tutto quello che facciamo/abbiamo e soprattutto siamo, due
ragazzi che si stanno costruendo il futuro senza nessun aiuto, però uffa, ecco.
Eppure per
me questi lavori di ristrutturazione sono molto importanti, e anche per SF.
Stiamo
decidendo insieme, stiamo scegliendo insieme, stiamo costruendo piano piano il
nostro nido.
E poi sono
arrivata a saturazione.
Dopo 12
anni di sacrifici in case con altra gente, o anche da sola, con mobili vecchi e
cose di seconda mano, ho bisogno di rinnovamento più dell’aria che respiro.
E ho
bisogno di una casa, un luogo che mi identifichi e parli di me. Di tutto questo
vecchiume ne ho davvero piene le balls.
Faremo
tagli da qualche altra parte… Farò un po’ di straordinario…
Taglieremo
sul viaggio di nozze (5 gg invece di 10), continuerò a non comprare abiti per
il 2012 e il 2013, ma ho bisogno di mettere ordine in casa, a 36 anni credo di
averne diritto.
Ho bisogno
di cose nuove.
Ho bisogno
di un ambiente esterno che rispecchi la luce e l’aria che ho nel cuore.
Speriamo
che il preventivo sia accessibile, che già mi sto innamorando dell’idea del
pavimento nuovo……
Incrociate
le dita per me, ok?
Scappo.
Ciaoooooooooo,
a giovedì.
P.S. I
muratori sono ragazzi che conosco, quasi amici. Per questo mi sono permessa di
trattarli un po’ male… Sono anche invitati al mio matrimonio, quindi… Già vi
vedo, lì dietro i vostri monitor, a dire: “Ma guarda questa, che animo violento
che ha!!”