31 marzo 2011

REALE Vs VIRTUALE

Prendo spunto, in tutta fretta, da un post di MammaMatta, che mi ha aperto una antica ferita....
Tanto tempo fa scrivevo in maniera molto attiva in un forum di lettura. Si era creato un discreto gruppetto di persone che faceva chiacchiere dalla mattina alla sera, ci nutrivamo di libri, ci confrontavamo, li commentavamo, e insomma ci volevamo un gran bene.
Qualcuno col tempo si è fidanzato pure, per farvi capire quanto d'accordo andavamo.
All'epoca io ero abbastanza felicemente fidanzata, quindi di fidanzarmi non mi importava, però mi avrebbe fatto un sacco piacere coltivare nuove amicizie, amicizie reali, perchè la persona con cui stavo era piuttosto restia alle frequentazioni e alla gente e alla vita sociale in genere (soffriva di una forma di depressione strisciante che mi ha logorato l'anima), e se volevo parlare con qualcuno mi dovevo dare da fare da sola, soprattutto per respirare aria nuova e soddisfare il mio continuo bisogno di conoscenze e comunicazione.
Fatte ovviamente le prime scremature dovute alla distanza geografica, la prima ragazza con cui c'è stato un 'abbordaggio'  era una tipa davvero deliziosa. Aveva letto un milione di libri, aveva mille argomenti, scriveva benissimo in italiano, era curiosa e aperta. Ed eravamo molto affiatate, lì nel forum. Ci eravamo stregate l'un l'altra.
Ovviamente grande emozione per il primo appuntamento, di sabato mattina, in centro...
E già dopo mezz'ora mi sono accorta che il nostro rapporto non funzionava.
Lei era molto elegante e raffinata, parlava della sua supercasa, aveva la superdonna delle pulizie, aveva già fatto il giro del mondo (era circa 5 anni più grande di me), mangiava solo nei ristoranti esclusivi e la borsa che aveva al braccio valeva più di un paio dei miei stipendi... Per di più ha insultato tra i denti un paio di ragazzotti con la cresta e ha schivato con schifo un magrebino che gli camminava vicino.
Io avevo la Uno scassata di seconda mano, la borsa di pezza, un lavoro ai limiti del precario, un fidanzato senza lavoro, una casa da studente in condivisione con altra gente, e andavo a mangiar fuori solo una volta ogni paio di mesi (prendendo solo acqua e un primo), rigorosamente nelle trattorie economiche che di buttar 30 euro per il filetto non c'avevo proprio voglia, nè modo. E facevo volontariato con gli extracomunitari e la cresta me la sarei fatta volentieri se non fosse che avevo un lavoro in ufficio.
Non è servito dirsi nulla, sul forum abbiamo continuato ad andare d'accordo ma pur abitando praticamente a 5 km non ci siamo viste, da sole, mai più.
Il secondo appuntamento al buio è stato con una ragazza ugualmente brillante sulla carta, e i cui pregi potrei decantare da adesso all'eternità.
Anche lì, grande aspettativa. Volevo che funzionasse.
Ci siam viste un paio di volte, la prima per prenderci le misure... La seconda, per l'addio, credo. Questa ragazza aveva continuo bisogno di bere, è stata ciucca tutto il tempo sia la prima volta che la seconda, e dopo un po' non erano solo i congiuntivi a mancarle, ma anche l'equilibrio... Aveva amicizie discutibili secondo me, e addiritura la seconda sera un suo amico ci ha provato con me dicendomi che una botta me l'avrebbe data volentieri... Così, proprio in questi termini. Ed io che pensavo di parlare di Pirandello e Calvino...
Il terzo era con una fashion addicted, una pazza della moda e degli abbinamenti, criticona su tutto e su tutti, super centrata su di sè. Esticazzi!! Due sabati pomeriggio devoluti alla causa, e mai più rivista (sul forum, però, la mia stima era rimasta immutata... ma non avrei perso dal vivo nemmeno un minuto di più per lei).
Il quarto era con una ninfomane folle che prima del terzo incontro mi ha detto che doveva vedere un suo 'amante' e mi avrebbe usato solo come copertura dal fidanzato, e mi chiedeva di reggerle il gioco se mai avessi conosciuto il suo lui. Peccato che nel secondo incontro mi aveva raccontato della sua passione per il pene di chiunque, e che ad un'occasione di sesso non aveva e non avrebbe MAI detto di no... Io all'epoca ero poco meno che vergine... ma diciamo che non ero evoluta in quel senso e quei discorsi mi destabilizzavano. Non so se mi spiego.
E poi ho incontrato due ragazze, una alla volta, ed è stato amore. E sono passati anni e anni, cavolo son quasi 10, e ancora sono due delle mie migliori amiche.
E loro sono un po' diverse da me, ma quando parliamo i nostri cuori si sintonizzano, e ci capiamo al volo.
E quindi ringrazio il web di avermi donato questi due bei rapporti.
Loro, di tutti i ragazzi e di tutte le ragazze che ho conociuto 'al buio', sono le uniche che sono sopravvissute agli eventi, le uniche che posso definire amiche, nonostante non ci si veda e non ci si senta tutti i giorni. Tutti gli altri, sono passati via... lasciando quasi nessuna traccia... Chi più chi meno, insomma...
Con la maggior parte dei miei incontri, a dire il vero, ancora più subdolamente, è scoppiata subito una gran simpatia (o una storia) che poi si persa via via, appuntamento dopo appuntamento, anche dopo un anno o due, per i motivi più disparati.
Quindi, per concludere, direi che il web è semplicemente un raduno virtuale (e che bella scoperta!!) che poco ha a che fare, almeno per me, con le reali affinità delle persone, e che virtualmente mi piacciono molte ma molte più persone di quelle che poi realmente riesco ad apprezzare e a frequentare nella vita.
Non si è mai verificato il contrario, e cioè che io abbia incontrato persone che sulla carta non mi piacevano e che poi mi hanno positivamente sorpreso, ma solo perchè, quando nei raduni ho conosciuto persone che sulla carta non mi piacevano, dal vivo se possibile gli aspetti che mi irritavano si amplificavano.
Tutti, in fondo, sul web, cerchiamo di renderci un po' migliori e smussare certi aspetti del carattere che dal vivo non possiamo nascondere. Se non riusciamo a mascherarli nemmeno protetti dallo schermo, vuol dire che proprio quell'aspetto nella realtà ce l'abbiamo evidentissimo!
Attenzione, lungi da me voler sostenere che io sia migliore delle persone che ho incontrato.
Sia chiaro. 
Solo non ha funzionato.
Quando non scatta l'affinità, non ci son santi che tengano. O c'è, o non c'è.
E ognuno per la sua strada, anche perchè il tempo da dedicare alle amicizie è sempre poco, e va centellinato opportunamente.
Ammazza, che noia sto post.
E voi, cosa ne pensate?
Delusioni? Successi? Aspettative?
Quante delusioni avete avuto?
I fidanzamenti e i matrimoni in corso, ovviamente, valgono tra i successi. ;)

Ma visto che io non demonizzo gli incontri che nascono sul web, ANZI, vi chiedo di parlarmi più delle delusioni che dei successi...
Quali sono le caratteristiche delle persone che, dal vivo, vi hanno fatto capire che non ci sarebbe potuto essere nulla con loro, nè amicizia nè altro? E che invece sul web vi avevano intrigato?
Mi interessa svelare l'inganno della rete, fermo restando che, ripeto, di incontri partendo dal web ne ho fatti a bizzeffe, e ne sono contentissima.
Questo è, diciamo, uno studio sociologico.........


28 marzo 2011

SON PROBLEMI!!

Oggi ho dimenticato di mettere il mio amato anello di fidanzamento... e nonostante sia tutta vestita (come al solito, eh!! Non capita spesso di venire al lavoro discinta...), mi sento completamente nuda.
Non so perchè, è una sensazione che non riesco a spiegare a parole, sento però che manca un pezzo di me, una parte che mi caratterizza molto, mi sembra come di ingannare la gente mandando il messaggio errato di essere una donna libera!!
Ci tengo a precisare, tra l'altro, che il mio comportamento non è variato di una nanovirgola dal momento prima dell'anello al momento dopo l'anello, quindi il valore di quell'oggetto è del tutto simbolico.
E allora perchè mi sento così?
Vigliacca la portinaia!!! (come diceva sempre mia nonna)
 
E voi? Avete un oggetto che portate sempre con voi, e che se non ce l'avete vi mette un senso di incompletezza e agitazione addosso, per tutta la giornata?
 
Il cellulare non vale in questo gioco.
Come dite? Perchè non vale?
Perchè questo gioco l'ho inventato io, e il bello di inventare i giochi è inventare le regole a proprio piacimento.
 
Cmq su di me ha un effetto del genere anche lo specchietto da borsetta. Non lo uso MAI, non mi serve a niente, ma proprio a niente, ma nel giorno in cui mi accorgo di averlo lasciato in un'altra borsa mi prendono gli attacchi d'ansia (volevo dire di panico, ma mi sembrava eccessivo...).
In compenso ho smesso di imparanoiarmi per la mancanza di sigarette e/o accendino. Sono circa 65 gg che non fumo, e lo so che si guarisce quando si smette di contare i giorni dall'ultima volta, ma io mica ho detto che sono "guarita"... ho detto solo che non fumo da 65 gg... :-)
Non è che se non mangio dolci da 4 anni, ho smesso di essere golosa...
Fosse per me, annegherei in tutta la panna del mondo e morirei felice! :-)
(Magari sguazzando anche tra nutella, crema pasticcera, mascarpone, tartufo nero, tartufo bianco, gelati di ogni genere... e chi più ne ha più ne metta!! (Oddio!! Che sono tutte ste voglie? Mi devo preoccupare? MI devo dire qualcosa?????? Aiutooooooooooooo))
 
L'ora legale mi fa sragionare....
E anche la pioggia...
 
KISS
 
P.S. Il week-end è stato molto bello, specie sotto le lenzuola, sopra le lenzuola, sopra il divano, dietro al divano, sopra la poltroncina, sopra il tappetino dello yoga, dentro la vasca da bagno, sotto la panca la capra cantaaaaaaaaaaaaaaa!! :-)  

24 marzo 2011

NUOVE OPPORTUNITA'

Sono le 11.45, e mentre faccio i salti mortali per stravolgere tutto un progetto già pronto che avrei dovuto consegnare domani e che invece stamattina ho scoperto di dover modificare pesantemente (l'analisi che mi hanno passato era completamente sbagliata...), e mentre ascolto lievemente infastidita le urla del capo (ma come faccio a concentrarmi con sto casino?!?!?) che son quattro giorni che continua a strillare come un matto con tutti e che secondo me tra poco schiatta, e mentre cerco di organizzare al meglio il testo di una mail a cui mi hanno senza mezzi termini ordinato di rispondere accuratamente ma senza dire niente di definitivo (?!), e mentre faccio fatica a respirare chè secondo me l'angelo della morte ha fatto un giro in bagno infestandolo come solo lei sa fare e penso che serva un esorcista...
mentre vivo tutte queste emozioni...
vedo dalla finestra del mio ufficio (ed è già da un bel pezzo che è lì) una ragazzotta che si è dimenticata di mettersi la maglietta e la gonna quando è uscita da casa (che si tratti di alzheimer precoce?), e che, in slip pitonate e reggiseno leopardato (ma cacchio, questa non sa abbinare niente!!!) e stivaloni bianchi con zeppa nera di almeno 15 cm, immersa in un bagno di sole e sotto un cielo indubbiamente blu, sta ballando la lap-dance intorno ad un palo della luce.
Ed è veramente agguerrita.
A quest'ora.
Non voglio immaginare quanto sarà carica a mezzanotte!!! Anzi no, se è partita a lavorare adesso, a mezzanotte sarà sfinita...
La sua visione mi distrae dalla puzza, ma anche dalle cose brutte brutte ma urgenti urgenti che devo fare.
Quasi quasi vado a dirle se si può spostare al palo oltre il mio campo visivo, anche perchè secondo me 200 mt più in là c'è più traffico, e rischia di fare più affari...
Comunque mi è venuto un po' da sorridere, pensando a un uomo che alle 11.30 del mattino, in pieno giorno e quasi in pieno centro, si ferma a tirar su una ballerina di lap-dance quasi completamente svestita dalle capacità inequivocabili.
Secondo me rimarrà a ballare e a strusciarsi ancora per molto, le tenebre aiutano a far venire fuori la vera natura (e i veri bisogni) di alcuni.
Però vi prometto che se qualcuno la tira su, ve lo dico.
Che poi... a guardarla da quassù... sembra pure che si stia divertendo.
In un'intervista ad una serie di prostitute, una sera, in tv, avevo sentito risposte molto rasserenanti. Nessuna delle intervistate era sfruttata, loro dicevano di praticare questo antico mestiere perchè si divertivano, guadagnavano bene, conoscevano un sacco di gente, e si sentivano libere di essere se stesse.
Allora ho pensato al mio lavoro (e a quello di molte di voi, amiche mie), e ho concluso che non mi diverto, non guadagno bene, non conosco quasi nessuno a parte i miei colleghi d'ufficio e non sono assolutamente libera di essere me stessa.
Ottime osservazioni direi, no?
Dov'è che ho (che abbiamo) sbagliato???
Quasi quasi ora vado giù a fare un po' di compagnia alla mia nuova amichetta.... :-)
P.S. Ragazze... ovviamente sto scherzando... non posso andare a far compagnia all'amichetta perchè io, purtroppo, NON SO BALLAREEEEEEEEEEEEEE!! E' qui che ho sbagliato, a non aver mai imparato a ballare!! Ora è tutto chiaro, sono destinata ad un destino di grigiore in ufficio... Uffi.
Aggiornamento delle ore 12.10: ancora nessuno si è fermato. E il sole è sempre più alto...

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 14.30

COLPO DI SCENA
Si è avvicinata un'altra amica, che un mio collega giura essere un 'amico' ben truccato e con una bella parrucca rosso fuoco. 
Come faccia a saperlo il mio collega non c'è dato saperlo... Ma così, ad intuito, siamo tutti tentati di credergli.
Quindi la mignottella e il travestito...
Parlottano fra di loro.
La nuova arrivata ha lo stesso reggiseno della prima, il triplo delle tette, e la mini fucsia e gli stivali neri dello stesso stilista.
ALLE QUATTORDICI E TRENTAAAAAAAAAAAA!!!
Succederà qualcosa, me lo sento. Almeno un tamponamento.
O almeno il capo che viene a cazziarci tutti senza limiti di volume alle sue urla, c'è mezzo ufficio in contemplazione della scena e l'altra metà che ne parla...
Sono proprio qui sotto, a 50 mt in linea d'aria dalle nostre finestre... Che se dicessero le tariffe a qualche autista di passaggio, le sentiremmo anche noi.
E intanto il mio progetto affonda... :(

aggiornamento delle 15.30
COLPO DI SCENA n.2
Alle ore 15.30 in punto, mentre ero riunita con la crema della crema della crema dei miei colleghi (e non), per vedere di risollevarmi dalla melma in cui sono cascata stamattina,  è arrivata una volante della polizia...
E dopo un paio di minuti di trattative, ispiegabilmente, due ometti in divisa se le sono portate vie.
Mi hanno tolto il mio unico diversivo in questa giornata decisamente storta.
Chissà dove le portano.
Chissà cosa faranno loro.
Chissà se sono straniere.
Secondo me, però, almeno la prima ragazzotta è stata felice che qualcuno sia venuta a portarsela via.
Ha ballato ininterrottamente, con lievi cali prestazionali, ben 4 ore di fila sotto un sole decisamente caldo e in mezzo al traffico...
Ora almeno starà un po' al fresco (per qualche ora).

22 marzo 2011

SENZA PAROLE (GIUSTE. SOLO SBAGLIATE)

A me vien da ridere (o da piangere) perchè
1) mentre io scrivo un post in cui dico che tutti devono sentirsi liberi di vivere la loro vita come vogliono, perchè non si devono urtare le sensibilità altrui con le nostre pseudo-certezze (chè ognuno è libero di farsi i cacchi suoi), e perchè non sappiamo le nostre critiche come possano risuonare nella mente di chi ci legge/ascolta in base al diverso livello di fragilità del momento,
2) e mentre Libby scrive un post in cui dice che non sopporta quelli che si permettono di sindacare sulla sua vita e su una cosa che la fa soffrire profondamente,
ecco che sono tutti lì a rispondere sì, è vero, è giusto così, ma che indiscreti, ma che cafoni, ma in questi casi bisogna rispondere male, ma io non mi permetterei mai, ma certa gente è davvero maleducata, ma la mamma degli scemi è sempre incinta, ma non si urtano le sensibilità altrui no no no, ma stai tranquilla, io proprio sto attenta a non toccare argomenti delicati, ecc... ecc...
Ecco, un attimo prima la gente è tutta dalla parte di quelli che dicono che la gente si deve fare gli stracazzi suoi.
Un attimo dopo, oh, ma proprio un attimo dopo, neanche il tempo di riaggiornare la pagina di Explorer, ed ecco che subito ci si dimentica tutto quello che si è detto prima, neanche fosse passata una pezza imbevuta di candeggina sul cervello, e via a dar giudizi, a sputar sentenze, a rigirare inutilmente coltelli nelle piaghe, ad infierire con gusto.
Perchè sì, io penso che qualcuno ci provi davvero gusto, non c'è altro da dire. Proprio un gusto nell'anima.
Altrimenti come ci si può spiegare, razionalmente, che uno dica 'va bene basta così che qui si sta esagerando (e si sta parlando a sproposito)', e l'altro continua e continua e continua?
Come si può?
Come si può non capire che quello che pensa uno, non è detto che debba essere necessariamente ugualmente interpretato e sentito dall'altro?
E come si può non ammettere che le reazioni che ha uno non sono necessariamente le stesse dell'altro, a parità di situazioni? Senza sapere per certo che le situazioni siano davvero tali e quali?
E, soprattutto, come si può sputar veleno senza sapere i fatti esattamente fino in fondo? Senza conoscere le parti coinvolte, i caratteri, il vissuto?
Come si fa ad essere così sicuri che la propria vita e i propri metodi e le proprie reazioni (vere ed EVENTUALI) ai fatti della vita siano gli unici ammissibili al mondo?
Soprattutto le reazioni EVENTUALI, sono queste che mi fanno andar giù di testa!!!
E pensare che oggi volevo scrivere un post per parlarvi della mia tristezza, della mia insicurezza, dei mille dubbi che ho e dei sentimenti provati andando in chiesa sabato mattina, dei miei discorsi con Gesù, delle mie lacrime infinite, del mio bisogno di una pacca sulla spalla perchè in certi momenti mi sento sopraffatta dagli eventi ed incapace di guidare la mia vita nella direzione che vorrei... (mere, ieri mi hai proprio letto nel cuore).
Volevo parlarvi dei miei turbamenti dell'anima.
Ma me li tengo per me. Non tutti sanno ascoltare, purtroppo.
Vedi Red, le paturnie sono una gran pippa.
Hai ragione tu, meglio non averne.
Ed io pure invidio chi non ne ha.
P.S. E pensare che le stesse identiche cose si possono dire in tanti modi diversi... Ma lo so, l'italiano è una lingua complessa, non è per tutti...

18 marzo 2011

CIAO

Dopo la caciara di mercoledì, avevo promesso che oggi non avrei scritto niente, o al massimo avrei pubblicato un post sciocco.
Ma mi sono dimenticata di informare mia nonna, la mia ultima nonna vivente, la mamma del mio papà, di questo mio bislacco intento.
 
E così lei stanotte è morta.
 
Ed oggi io davvero avrei voluto scrivere sciocchezze, ma non ci riesco, perchè sento il bisogno di salutarla anche qui, in questo mio spazio in cui sento di poter dire quello che voglio.
Era la nonna da cui ho preso il nome, quello sui documenti, quello ufficiale... Perchè mia madre non ha mai accettato di chiamarmi così...
Ed era la nonna da cui forse ho preso anche il carattere, o almeno questo è quello che mi dice mia madre tutte le volte che quello che faccio non le piace e che mi vuole insultare.
Era cupa, musona, lenta, pessimista, apatica, arrabbiata col mondo, ingrata, possessiva, arrogante, egocentrica e ipocrita.
Non so se davvero assomigliasse a me; forse sì, in certi momenti. Sono così piena di difetti, che la metà basterebbe.
Però io rido tanto, ohhh se rido. A lei l'ho vista ridere tre volte in più di trent'anni.
E poi io sono ipercritica nei mie confronti, lei non si è mai messa in discussione.
Non so, nel giorno del commiato, sui defunti si dovrebbero scrivere solo cose belle, no? Ma io non ci riesco, perchè se lo facessi sarei  ipocrita. E non sono nemmeno questo, ipocrita.
Mia nonna non ha mai dimostrato affetto ai suoi nipoti, e pure con mio padre e con i suoi figli in genere non è mai stata tenera o accomodante, mai solidale, mai consolatoria, mai confortevole.
Mai.
Nemmeno con mia madre è stata mai gentile, altrochè.
Però, c'è un però.
Era la mamma del mio papà adorato, dell'uomo più dolce del mondo, del 'vecchio' signore settantacinquenne che, nonostante l'età e le cattiverie della madre, passava tutte le giornate accanto a lei per aiutarla, sistemarle le coperte, imboccarle il cibo, cambiarle il pannolone, darle le medicine, farle una carezza sul viso.
E mille altre cose.
Non so cosa dire, non so cosa fare, il funerale sarà domattina e dovrei viaggiare stanotte per riuscire ad esserci, ma di notte non mi piace viaggiare...
Ci andrei solo per stare vicino a mio padre, che nonostante la stanchezza di questi ultimi anni passati ad accudirla non si è mai lamentato di niente.
Forse è per questo che si fanno i figli...
Per garantirsi che qualcuno si prenda cura di te negli anni bui della vecchiaia e della malattia.
Ciao nonna, a Natale nemmeno mi hai riconosciuto, ti accarezzavo e non ti muovevi, immobile e piccola in quel grande letto bianco.
Sembravi così tenera, così indifesa, così dolce, che quasi uno si poteva dimenticare le tante bestialità che erano uscite da quella bocca nei giorni nei mesi e negli anni precedenti.
Eppure ti volevo bene, te ne ho sempre voluto tanto, nonostante tutto.
Ciao nonna.
Spero che dovunque tu sia, adesso, tu riesca a sorridere e ad essere un po' più felice di quanto tu sia stata in vita.
Eri più bella quando sorridevi.
Sei più bella quando sorridi.
Ciao nonna.

16 marzo 2011

COME ROVINARSI LA REPUTAZIONE IN UN CLICK

   SOTTOTITOLO: MA SE NON LO SCRIVO, STRIPPO

Prendo spunto dall'ultima risposta di carrie al mio post precedente, per fare una piccola precisazione.
Carrie, non sentirti assolutamente tirata in causa tu in quanto tu. Ti 'sfrutto' per dire un paio di cose che ci tengo a dire da un pezzo, e che oggi anche l'oroscopo dice che devo dire:
"Lo scenario astrale è favorevole al Cancro intraprendente. Oggi per esempio, potresti decidere di tirar fuori un progetto chiuso nel cassetto... Sfodera pure la tua grinta senza timore di mostrarti forte e audace... "
... Appunto...
 
Dunque, il commento sostiene una serie di cose che ognuno può andare a leggersi se vuole...
 
Bene, a parte che ciascuno di noi può non transigere qualcosa solo in casa sua.
A parte il tono del messaggio e i termini usati, che possono piacere o non piacere, ma che non invitano tanto alle confidenze (secondo me)...
A parte tutto questo, insomma, io voglio solo chiarire una cosa piccola piccola.
 
Io non ho mai visto la biancheria intima dei miei colleghi, maschi e femmine che siano.
Qualcuno di voi, sì? Ditemi, ditemi.
Anzi, quando vado in palestra vedo ragazze vestite benissimo e iperpettinate e ipertruccate, che hanno biancheria da immondizia ai limiti dell'indecenza. Cose di cui io mi vergognerei.
Che c'entra?
Se uno guarda la collega figa non c'entra niente con le mutande o col reggiseno che lei indossa.
Un uomo guarda la collega figa a prescindere.
E non è detto che poi ci finisca a letto, con la collega figa. Magari finisce a letto con la ragazza delle fotocopie un po' scialba che però ci sa fare coi modi e con gli sguardi, e forse ha le tette grosse. O forse ha 20 anni in meno. O 10. O perchè è più grande e quindi più "esperta". O forse semplicemente fa capire che ci sta. Vai a sapere. E comunque non lo sapremo mai.
O forse non ci va a finire a letto. Forse.
I meccanismi della seduzione sono così imprevedibili e misteriosi, e, vivaddio, NUMEROSI, che non accetto (io, eh! Gli altri possono accettarlo tranquillamente), dicevo, non accetto che si banalizzi tutto alle mutande che si portano, alla cintura abbinata, alla scarpa col tacco.
Una mia amica ha una montagna di capelli ricci, e con il mollettone in testa il suo viso e tutta la tua persona sprigionano un'armonia e una sensualità così perfette che, fossi uomo, una botta gliela darei volentieri (per dirla come va detta). 
Che hanno che non va i mollettoni, in assoluto? 
Conosco donne strabelle e stracurate, che spendono un sacco in biancheria e 'immagine' in genere, che sono state tradite per donne affascinanti e sexy in jeans e maglietta, e chissà che reggiseno avevano, ma credo che alle cornute questo interessasse ben poco, a quel punto.
Conosco uomini carini e curati traditi per uomini un po' rudi, forti e 'maschi', che tenevano più alla soddisfazione della femmina tra le loro braccia che non alle pieghe sulla camicia o alla marca scritta sulle mutande (proprie o altrui).
 
A me sta benissimo che uno decida per sè cosa sia meglio e cosa no, che uno esprima il proprio parere su cosa lo ecciti e cosa no, se uno preferisce esser magro va bene, se uno preferisce essere curato va bene, se uno preferisce spendere molto per il proprio guardaroba va bene, se uno preferisce essere ordinato in casa va bene, se uno preferisce il fidanzato che si fa le lampade va bene, se uno preferisce sposarsi in chiesa va bene, se uno preferisce accoppiarsi con la biancheria del sexy shop va bene, se uno preferisce il perizoma va bene, se uno preferisce i vestiti a pois o a quadretti va bene, se uno preferisce farlo a tre va bene.
Mi va bene tutto.
Per la propria vita, ognuno ha il sacrosanto diritto (anzi, DOVERE) di vivere come caxxo vuole!
Mi basta solo che nessuno si permetta di criticare i gusti, le tendenze, le preferenze, le credenze, gli istinti, e anche banalmente solo le abitudini, degli altri.
Si esprimono opinioni, non si sputano sentenze.
Nelle conversazioni, nei 'salotti', negli ambienti in cui si fa la conversazione che mi piace, si parla di tutto senza tabù, e ciascuno dice ciò che dice in base a quello che sa per il proprio livello di cultura, per gli interessi coltivati, per l'esperienza vissuta, per le letture fatte, per il diverso livello di sensibilità, ma non si dovrebbe MAI dedurre, da questo, che la cosa che va bene per sè o per la propria famiglia vada bene anche per gli altri. Per TUTTI gli altri.
Per qualcuno andrà bene, per altri no.
L'opinabilità dei giudizi, ovviamente vale solo se non si cade nel penale. Lo dico per scrupolo.
Che se hai l'istinto di sgozzare la gente alla fermata dell'autobus, non solo ti critico, ma vorrei marcissi in galera.
E anche se evadi il fisco da generazioni, obbligando me a pagare molto di più per garantire anche a te gli stessi servizi, ti critico!
Su certe cose non c'è niente di opinabile.
Qualcuno ha ragione, qualcuno ha torto.
O meglio, uno può sempre fare quello che vuole, ma io mi sento autorizzata a dire che sta sbagliando.
 
Quindi, giusto per concludere (poi potete distruggermi), tiro le somme.
Cari uomini e donne insoddisfatti/e, se non gradite il look dei vostri compagni, e correte dietro alla sottana della prima donna che vi mostra cosa vuol dire essere 'di classe' o al primo uomo che usa il deodorante, perchè non ve ne andate sonoramente affancù e vi mettete direttamente con queste altre persone?
Chi vi obbliga a rimanere accanto a partner che non vi attizzano più?
Chi?
Il pezzo di carta?
L'abitudine?
La codardia?
A me non importa, basta solo essere sinceri con se stessi.
 
P.S. Scusate il livore di questo post, ma sono un po' stufa delle persone che pretendono di decidere sulla vita degli altri (e parlo della mia famiglia, dei parenti, di molte delle persone che mi circondano in genere...).
Il 99% dei problemi della mia vita derivano dal fatto che la gente non si fa i fatti suoi, e vuole imporre a me i suoi modelli, infischiandosene se su di me quei modelli vadano bene o no.
RIPETO, CARRIE NON C'ENTRA NIENTE CON IL MIO SFOGO, NON VI RIFERITE A LEI NELLE VOSTRE EVENTUALI RISPOSTE MA AI PUNTI CHE HO AFFRONTATO IO NEL POST.
Se volete rispondere.
Se no, va bene lo stesso. :-)
 
P.S.2: Capita spesso che io non condivida le cose che vengono scritte e/o dette dalle persone che leggo qui o che frequento nella vita reale, ma difenderò sempre il diritto che ciascuno ha di scriverle e/o dirle.
 
P.S.3: Anche Totti si è lamentato, in un'intervista, che Ilary in casa si veste così male che è intrombabile. Ed è il sogno erotico di molti uomini italiani. E ho detto tutto.

11 marzo 2011

LA RIFLESSIONE (loffia) DEL WEEK-END

Stamattina leggevo su un quotidiano (sempre che Leggo si possa definire un quotidiano, ndr) che la media di durata dei matrimoni, al momento, è di poco più di mille giorni, indi all'incirca tre anni.
 
Tra i motivi di separazione, al primo posto c'è che uno dei due coniugi non sopporta più i chili in eccesso che ha preso il partner nel tempo di convivenza.
All'ultimo posto (ma le motivazioni elencate erano solo sei o sette) c'è che non si sopporta più la brutta biancheria usata dal partner (e, come spiegazione, era scritto che "non attirano più i mutandoni usati dal coniuge").
 
In mezzo c'era che non si faceva più all'ammore ("fare all'amore" è un'espressione che mi fa sempre ridere, l'ho scritta più per me che per voi...).
 
E la soluzione allo stress derivato da tutta questa insofferenza sotto il tetto coniugale, sempre secondo la cocente indagine, è che tutti alla fine vanno a trascorrere i week-end fuori porta, con gli amici o, più banalmente, con l'amante. Sia con gli amici che con gli amanti si ritrova la passionalità e l'entusiasmo di vita ormai perduti.
Ovviamente, tutto questo serve per resistere qualche altra settimana in coppia, prima di decretare la fine definitiva del rapporto...
Ovvio no? Ovvierrimo, direi.
 
In virtù quindi dei fatti, chè questi articoli/sondaggi sono ASSOLUTAMENTE veritieri, ditemi un po', voi che biancheria usate?
Quanti chili avete preso da quando siete col vostro partner? E lui? (Libby, di te sappiamo già tutto)
Dove trascorrerete il vostro week-end? 
E, soprattutto, con chi? :-) 
 
Buon week-end a tuttiiiiii
 
P.S. Coloro che hanno una relazione da meno di due anni, possono fare riferimento alle loro relazioni precedenti per raccontare dove si trastullavano nei week-end a ridosso dei tre anni di matrimonio/convivenza. E se non hanno relazioni precedenti, possono fare solo illazioni. Inventatevi qualcosa, per dinci!
 
P.S.2 Ma quanto sono simpatici questi sondaggi? A me mettono sempre di buon umore. Quando non mi fanno incaxxare.

10 marzo 2011

PERCORSI MENTALI

Stamattina, mentre in un autobus strapieno mi gustavo famelica le ultime pagine del mio libro (dovrei finirlo stasera) superstritolata da ogni lato (altro che pomiciata, è stata un crescente sollazzo di strusciamenti con gente di ogni età sesso religione stato civile ragione sociale livello d'igiene e tipo di scarpe...) appoggiata solo su un piede mentre con una chiappa cercavo di tenermi ad un punto d'appoggio e con un avambraccio tentavo di proteggere la borsa da eventuali soggetti diversamente onesti, succedeva che origliavo.
Sì, origliavo mio malgrado i discorsi di due ultraottantenni rugose sedute nei posti riservati agli anziati invalidi ecc..
Ecco cosa hanno udito le mie orecchie.
Prima ultraottantenne (detta in seguito PU): Ma sai che ieri ti ho chiesto l'amicizia? 
Seconda ultraottantenne (detta in seguito SU): Ma dove?
PU: Come dove? Ti ho trovato su Facebook.
SU: Ma no, io non sono su FB, forse mi hai confuso con qualcun altro.
PU: Ma tu non sei SU? Però non c'era la foto.
SU: Forse hai visto mia nipote. Io ho solo un blog.
PU: Ma dai? E FB? Perchè non ce l'hai? E' bellissimo.
SU: Perchè sono vecchia. E poi non mi piace mettere fotografie. Mi piace andare in chat.
PU: Sono belle le foto. Io e tutte le mie amiche siamo piene di foto su FB. Con i nipoti... Abbiamo messo anche le foto della festa di carnevale che abbiamo fatto in parrocchia...
SU: Le avete già messe? Io vado in chat per conoscere gente, è molto divertente.
PU: E sul blog che cosa scrivi?
SU: Le cose che mi passano per la testa.
PU: Allora mi devi dire come si fa, così me ne apro uno anch'io. E' facile?
SU: Sì sì, è facilissimo.
Se non fossi stata circondata da almeno otto persone che mi tenevano sottovuoto, sarei caduta.
Facebook?!?!?!?
Blog?!?!?!?
Chat?!?!?!?
A più di ottant'anni?!?!?!?
Se penso che per insegnare a mia madre a scrivere gli sms ci ho messo tutte le mie vacanze estive di almeno un paio di anni! E che ancora tituba!
E che se mi scappa la parola chat pensa subito ad un posto (immaginario quasi onirico) frequentato dai pe.dofili st.upratori manigoldi lestofanti mangiatori di bambini...
Sono tuttora esterrefatta.
Non voglio criticare, eh! Sono solo stupita all'ennesima potenza!
Voi amici e amiche, vi immaginereste le vostre mamme (credo più che sessantenni) (o anche le vostre nonne, ma sì) a chattare e a scrivere post sul loro blog, e soprattutto ad avere il loro profilo FB in cui hanno messo magari le vostre foto mentre da piccoli/e nudi/e vi aggiravate per casa in attesa di imparare a fare a meno del pannolino??
O le foto di voi alla festa del quindicesimo compleanno, con la faccia brufolosa e le scarpe da tennis (sìììì, anche voi le avete indossate!!) e le felpe rosa della Best Company mentre vi ingozzavate con la torta alle fragole?
Mamma mia... al solo pensiero mi sono fatta passare l'appetito da sola...
Ma piuttosto, ed è questa la vera domanda, come vi vedete fra 30 anni? Ancora a scrivere blog e a chiedere amicizie su FB? 
Cosa vi diranno i vostri figli delle cose che avete rivelato di loro, quando ancora non potevano difendersi e comunque a loro insaputa?
Di quanto anticiperete il vostro intervento alla cataratta, per non perdere nemmeno un aggiornamento sulle pagine di FB dei vostri amici?
Io non riesco a formulare un pensiero coerente su questo argomento.
Ma penso che sì, io se riuscirò avrò quasi certamente un blog. E penso che potrei anche andare a farmi due risate in chat.
E allora perchè mi sono stupita tanto delle due vecchie signore? Forse perchè per noi è continuità di una cosa iniziata in gioventù, mentre loro devono essersi approcciate allo strumento già in età avanzata.
E quindi? - mi direte voi.
E quindi? - vi rispondo io...
...Ho scritto un post inutile.
Scusate.
Volevo solo condividere con voi una riflessione.

8 marzo 2011

L'INIZIO DELLA FINE

Nel giorno della festa delle donne, mi accorgo di non avere niente da festeggiare.
Sto invecchiando rapidamente e inesorabilmente.
E non ho nemmeno abbastanza orgoglio da negarlo, per sembrare migliore di come io sia realmente.
Sono peggiore, anzi LA peggiore.
Sigh.
...
...
...
...
...
Ieri sera ho trovato le due paia di mutande che avevo cercato per tutta la casa, dichiarandole definitivamente perse il giorno in cui ho scritto il post.
...
...
...
...
...
Erano nel cesto della biancheria sporca.
...
...
...
...
...
E pensare che avrei giurato di averle lavate e stese lo scorso week-end.
...
...
...
...
...
Ora siete liberi di insultarmi quanto volete, nemmeno una legale della levatura di MammaMatta può tirarmi fuori da questa ignominia.
Vado a nascondermi in bagno.
 
 
P.S. Stanotte, affogata nei sensi di colpa per essere così stordita, ho fatto un sogno orribile. 
Ero a casa di MammaMatta (Terry, perdonami, oggi sei tu la vera protagonista del mio post!) e lei era gentilissima con me, e mi invitava a dormire da lei, e c'era anche Merendina e Libby e Poison e Only e Vetekatten e Luna e Marta e Mika... Ed erano tutte strabelle elegantissime sorridentissime truccatissime, ed io ero un po' in imbarazzo, ma loro erano cordiali e affettuose, tutte... ma proprio tutte... fino a quando... fino a quando...
Fino a quando non mi hanno guardato i piedi!!
Io avevo un paio di anfibi (fighissimi, eh, ma pur sempre anfibi) e loro, in casa, indossavano scarpe dai tacchi ALTISSIMI e SOTTILISSIMI!!
Non avevo mai visto tacchi del genere!! (e, ora che ci ripenso, non ne ho mai visti nemmeno da sveglia!!) Erano trampoli, più che tacchi!
Io rimanevo pietrificata, e loro... loro... oddio non riesco nemmeno a scriverlo... loro mi insultavano, mi riempivano di parolacce brutte brutte, dicevano che non potrei mai essere loro amica perchè faccio pena ad andare in giro così, che loro si vergognavano di me, e vattene via... E MammaMatta mi cacciava fuori da casa sua, a Milano, nottetempo, al freddo e al gelo.... E non c'era nemmeno un autobus per andare in stazione... C'eravamo solo io e le mie scarpe combact... E poi mi incamminavo con la vista annebbiata dalle lacrime per la disperazione e l'umiliazione, verso una meta non meglio precisata...
...
...
...
...
...
E poi passava la 61 e mi investiva.
Fine del sogno.
 
E' ufficiale, io alle blogpizzate non ci vengo.
Al massimo vi mando una delegata.
:-(

7 marzo 2011

IL PATTY DEI PATTY

Il party dei party.
Altrimenti detto: la noia delle noie.
 
I genitori del bambino praticamente non mi hanno ca.gato pari.
I nonni del bambino praticamente mi hanno ca.gato solo per spingermi a mangiare cose che non potevo mangiare, castigandomi ad una nottata di coliche.
Il bambino non mi ha ca.gato nemmeno di striscio.
Gli altri invitati non mi hanno ca.gato pari, se non per chiedermi informazioni su un posto dove ho fatto fisioterapia (solo perchè, spinta dalla disperazione, mi sono messa a parlare con persone di almeno 50 anni più grandi di me di sfighe varie e sofferenze, chè lì faccio sempre la mia porca figura...).
E il regalo, un cubo della Chicco di una inutilità imbarazzante, mi ha fatto vergognare. Se penso a tutte le meraviglie che avevo puntato io!!
Che poi, per la cronaca, del regalo che tanto piaceva al papà il festeggiato non se ne è fatto una benemerita cippa. Non gli ha concesso nemmeno uno sguardo di striscio. Nada.
 
Però, caxxo, io ero lì, e non a casa da sola a drogarmi di tv spazzatura per dimenticare il senso di frustrazione e trasparenza.
Ero lì, accanto al mio uomo, che è stato ineccepibile e nemmeno in un momento mi ha fatto sentire sola o fuoriposto.
Sembravamo due barchette sperdute, in quell'oceano di discorsi vuoti e ipocrisie da raduni familiari.
Ci siamo tenuti la mano, e fancù tutto il resto.
 
Ovviamente mi sono superata in sorrisi e ringraziamenti e complimenti, ho recitato la parte della fidanzata perfetta, sempre con questo inutile senso di inferiorità a martellarmi nella testa. Che poi inferiorità non so per cosa, visto che io e loro siamo così diversi da poterci definire, senza ombra di dubbio, incommensurabili.
Siamo proprio su pianeti diversi, e non voglio certo dire di essere migliore, altrochè.
Forse iodellavitanonhocapitouncazzo, e loro sì.
Ma a me importa di essere giusta al 100% per il mio compagno di vita, e mi importa che lui sia giusto per me.
Fine della discussione.
 
Che poi io mi chiedo, e non so trovare una risposta, come siamo state capaci di beccare (noi povere infelici con suoceri e cognati imbarazzanti) uomini così differenti dalle loro rispettive famiglie.
Ma com'è possibile che un fratello sia un tesoro di bontà e gentilezza e umiltà e l'altro sia arrogante e cafone e presuntuoso e, perchè no, schizofrenico? (E mi scuso con tutti gli schizofrenici veri che mi leggono...)
Ma non devo andare molto lontano per abbozzarla, una risposta.
Guardo me, guardo mio fratello, et voilà. (Lui non è cafone, ma su di lui calzano a pennello molti aggettivi qualificativi che su di me non hanno riscontro).
So di cosa si tratta.
Sono fenomeni paranormali che non si possono spiegare, appartengono ai misteri dell'occulto e dell'esoterismo ancestrale. 
Presto ne faranno una puntata a Voyager, ho già inviato a Giacobbo un sacco di materiale riservatissimo...
 
Il resto del week-end è stato trascorso a coccolarci e a fare le cosacce più truci, più che altro per dimenticare quel sentimento di freddezza portatoci dietro dalla festicciola...
E poi dovevo distrarre il povero SF dal mal di denti (oggi ha l'estrazione - vincente - del dente del giudizio!!), e si sa che in guerra, in amore e col mal di denti ogni buco è trincea... :-)
 
E voi? Siete pronti all'ultima settimana di freddo della stagione?
Io oggi, nonostante le previsioni, mi sono vestita scollacciata, non so perchè ma avvertivo l'esigenza di mostrare un po' le grazie....
 

4 marzo 2011

DOPPIA ANIMA

Oggi potevo scegliere tra un post sbarazzino e lieve come quello di ieri, visto che mi è successa una cosa di cui non vi fregherà niente ma mi sta perprimendo alla grandissima, e uno mattonazzo da lasciare qui in bella mostra per il week-end, rischiando anche di fare bella figura.
Non sapendo cosa scegliere di scrivere, e non essendo molto abile nelle decisioni che possono cambiare la vita (non so di chi, ma non importa), ho optato per unire le mie due anime (quella minkjona e quella palloso-riflessiva) in modo da lasciare che sia poi il lettore, passando, a decidere a cosa attaccarsi.
I milanesi possono banalmente attaccarsi al primo tram disponibile.
 
Angolo farlocco
Da ieri mi sono sparite due paia di mutande.
Non le trovo più.
Le ho cercate dappertutto, ma niente, volatilizzate, scomparse definitivamente.
50 metri di casa non sono tanti, mi rendo conto, ma è quando si perde qualcosa che mi accorgo di quanti diamine di nascondigli infidi ci siano in un tale piccolo spazio. 
Ma che fine hanno fatto, secondo voi?
Ricordo perfettamente di averle stese quando ho fatto la lavatrice, sabato... ma poi nada. Tabula rasa.
Che mi siano passati i ladri in casa, e abbiano puntato solo a quelle?
E' vero che sono belle, epperò...
Ah no, ora che ci penso meglio, mi è scomparso anche il deodorante. Stamattina l'ho cercato dappertutto, in ogni angolo del bagno e della camera da letto...
Niente.
E per fortuna ne ho sempre una scorta di riserva, chè uscire senza essermi spruzzata mi mette di cattivo umore per tutta la giornata.
Comincio a preoccuparmi.
Non sono più giovanissima, è innegabile, ma mi sembra un po' prestino per cominciare a perdere le mutande........
 
Angolo dupalle - caxxi miei e vostri
Il libro che sto leggendo da ieri lo trovate in bella mostra nello spazio qui a destra, creato proprio oggi perchè mi piace condividere con voi le mie letture (che sono la parte  di me di cui vado più fiera). Magari qualcuno vuole fare qualche commento su un libro che ho appena letto o che sto leggendo, o vuol fare qualche domanda o esprimere un dissenso... E' il benventuo.
La frase che ho letto stamattina mentre ero in autobus e che vi riporto volentieri mi ha colpito moltissimo, e mi sono riproposta di condividere la mia emozione con voi, che siete interlocutori impareggiabili.
Eccola.
 
.... che se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a prevederne tutte le conseguenze, a considerarle seriamente, anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili, non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero. I buoni e i cattivi risultati delle nostre parole e delle nostre azioni si vanno distribuendo, presumibilmente in modo alquanto uniforme ed equilibrato, in tutti i giorni del futuro, compresi quelli, infiniti, in cui non saremo più qui per poterlo confermare, per congratularci o chiederne perdono. D'altro canto c'è chi dice che sia questa l'immortalità di cui tanto si parla... (Cecità, Josè Saramago, 1996)
 
Mi sono soffermata a pensare a tutte quelle volte in cui non ho fatto qualcosa per timore che succedesse qualche altra cosa, e che il mio non fare ha fatto abbastanza danni. Oppure le volte che ho fatto temendo chissà quali ripercussioni, e invece non è successo nulla di catastrofico. Oppure le volte che ho fatto non volendo far nulla, e mi sono capitate le cose più elettrizzanti della mia vita.
 
Tipo la sera che ho conosciuto SF. Venivo da un periodo in cui avevo conosciuto un sacco di ragazzi uno più lavativo dell'altro. Mi ero divertita molto (capite in che senso), ma avevo deciso che non avevo più intenzione di uscire con nessuno per un po'. E la mia migliore amica era venuta a trovarmi dal sud per consolidare il nostro sodalizio maschifree. E chi conosco la prima sera che io e lei usciamo e che invece avevo proposto insistentemente di starcene a casa a bere tisane e ad ammazzarci della torta che avevo fatto nel pomeriggio e dei frollini al burro che aveva portato lei, il tutto imbevuto di una buona dose di lacrime per la visione di polpettoni romantici?
Partita lei, io ed SF siamo diventati un tutt'uno in 2 giorni.
 
O tipo la volta che ho stressato mia madre per mandarmi in vacanza con alcuni amici (quando frequentavo il liceo) perchè tra quegli amici c'era il ragazzo per cui sbavavo all'epoca, e dopo settimane di lacrime e pianti e insistenze ho vinto io.. e poi durante la vacanza il tipo si è pomiciato la mia migliore amica in lungo e in largo, frantumandomi il cuore e facendomi desiderare di morire, o almeno di essere rimasta a casa? Poi ho rotto con la mia amica rimanendo sola al mondo e altre sfighe inenarrabili...
 
O tipo la volta che non ho coltivato l'amicizia (e chissà che altro) con un ragazzo che mi piaceva molto, all'università, perchè sapevo che piaciucchiava ad una mia 'appena conoscente', nonostante lui mostrasse interesse palese nei miei confronti, per poi scoprire dopo due anni che la mia 'appena conoscente' nello stesso periodo e senza dirmi niente si sollazzava già allegramente con quello che poi è diventato suo marito, 'tacci sua!
 
E voi?
Avete episodi che vi sono rimasti molto impressi di cose che vi hanno (o non vi hanno) cambiato la vita diversamente da quanto immaginavate?
 
Una mia amica ha conosciuto suo marito una sera che mi ha obbligato ad uscire da casa, nonostante io non volessi perchè ero molto depressa. Se non fossi uscita io, non sarebbe uscita nemmeno lei per rimanermi accanto (cosa che tra l'altro avveniva da settimane), e ora non avrebbe due bambini meravigliosi con il ragazzo conosciuto proprio quella sera.
Ecco, con i suoi figli io mi sono guadagnata un po' di immortalità, e questo pensiero da stamattina mi scalda il cuore.
Voi ce l'avete il vostro po' di immortalità (volenti o nolenti, eh)?
 
Vi auguro un buon week-end, lunedì seguirà il resoconto del party dei party...
Preparatevi! 
 
P.S. Rileggendo, mi sembra che tutti i miei aneddoti riguardino uomini. Ma che vi sembro assatanata? Ops, che brutta immagine... :-)